Cos’è il karma? Una domanda che si sono posti tutti nel sentir dire frasi “come ci penserà il karma” “questo è il karma” e il “karma non perdona” che mettono in luce come ad ogni azione ve ne corrisponda una uguale.
La parola deriva dal sanscrito e racchiude un significato molto profondo legato all’antica filosofia e religione indiana, che prevede un vero e proprio principio di causa ed effetto.
Quando nelle canzoni, nelle frasi e nelle sentenze sentiamo parla del karma ci si riferisce proprio a questo principio di causa ed effetto che porta una reazione per ogni azione svolta. Di seguito approfondiamo meglio l’argomento karma, scopriamo bene la storia di questa parola e come funziona la regola secondo la quale ad ogni azione corrisponde una reazione che ricambi ciò che si è fatto in precedenza.
Cos’è il karma? Definizione e storia
Come abbiamo accennato la parola deriva dal sanscrito e ciò ci mostra sin da ora come la storia di questo termine sia fortemente radicata con la religione e la filosofia indiana. Il vocabolo karma può essere tradotto con la parola atto, azione rito e deve essere letto in chiave religiosa.
Nella religione indiana il karma è l’atto che viene svolto da un essere senziente che muove verso il principio che regola ogni azione della vita: la regola di causa ed effetto. Questo tipo di principio si lega strettamente al Samsara, ossia al senso più profondo della vita e al suo ciclo.
I principi del karma sono stati sviluppati a partire dai testi sacri del Brahmanesimo e sono poi diventati la base per moltissime religioni orientali come il Buddismo. Proprio questa religione ci offre, tramite un’antica sentenza una definizione di karma:
Se vuoi capire le cause del passato, guarda i risultati che si manifestano nel presente. E se vuoi capire quali risultati si manifesteranno nel futuro, guarda le cause poste nel presente.
Il karma, sia il concetto che la parola, giunse in Occidente di recente, quando nel XIX secolo si diffusero le idee new age. Nel tempo le sue caratteristiche di base si sono andate confondendo con il fatalismo, con il quale ha però ben poco in comune. Difatti secondo la legge del karma è l’individuo che in maniera autonoma decide il suo destino e che in base alle sue azioni corrisponderà una reazione.
Inoltre non tutti sanno che esistono differenti tipologie di karma e non vi è solo il karma individuale, ma anche quello familiare e mondiale. Il primo riguarda la nostra famiglia, grande o piccola che sia, mentre quello mondiale riguarda un gruppo esteso di persone che hanno qualcosa in comune.
Il concetto di karma, ci teniamo a precisare, non è semplice da comprendere per gli occidentali, dal momento che si lega strettamente con il concetto di reincarnazione. Per le religioni orientali invece le azioni della vita presente sono frutto di ciò che si è effettuato nella vita precedente e in base a come si vivrà nella vita attuale si avrà una vita futura nella prossima reincarnazione.
Un concetto molto complesso da capire gli occidentali di religione cristiana che invece non hanno questo genere di dettame tra i principi della loro religione.
Karma come funziona? Le leggi karmiche
Il karma deve rimanere positivo, dal momento che appunto ogni azione negativa che facciamo nella vita si ripercuoterà poi sul nostro ciclo vitale successivo. Per questo si hanno delle regole da seguire che permetteranno di mantenere il karma positivo e vivere ogni giorno al meglio.
Ogni azione deve essere regolata comunque dalla legge di base, il principio di causa ed effetto che sostiene tutti i principi del karma e delle religione indiane, la grande legge.
Oltre a questo principio ve ne sono altri 11 che però sono spesso ignorati e poco conosciuti, ma che potrete leggere e approfondire di seguito.
- La grande legge: che regola la ciclicità della vita e che abbiamo visto in precendenza;
- La legge della creazione: non siamo soli nell’universo e ogni cosa che ci circonda deve essere presa in esame dal momento che influenza la nostra vita, ci dobbiamo ricordare di non essere soli e che ci sono altre persone insieme a noi.
- La legge dell’umiltà: ciò che non accettiamo continua ad esserci, tutto quello che non apprezziamo non scompare, quindi è bene saperci convivere e portare la propria esistenza ad un livello più alto.
- La legge della crescita: il cambiamento dobbiamo essere noi stessi, non deve cambiare l’ambiente che ci circonda, ma è la persona che deve mutare e migliorare, così da avere una crescita interiore.
- La legge della responsabilità: è importante assumersi le proprie responsabilità per quella che è la nostra vita e se qualcosa non va non dare colpe ad agenti esterni, ma cercare di comprenderne le motivazioni.
- La legge della connessione: ogni elemento è interconnesso, ogni istante e ogni azione ci porta a quello che sarà poi il futuro e l’infinito.
- La legge della focalizzazione non è possibile pensare due cose nello stesso momento e se ci si concentra sulla spiritualità non si può allo stesso tempo provare sentimenti bassi come rabbia e frustrazione.
- La legge dell’altruismo e dell’ospitalità: se si crede in qualcosa lo si deve mettere in pratica e nel momento in cui la vita ci chiama a sostenere i nostri valori noi li dobbiamo applicare.
- La legge del qui e ora: vivere nel passato e essere sempre intenti a rimuginare vecchie esperienze non è una buona scelta, dal momento che non ci permette di vivere il presente. Questo modo di fare non porta solo a non godersi l’attimo, ma anche a non avere visione ben chiara del proprio futuro, dato che non si riescono a fare progetti.
- La legge del cambiamento si dice che la storia si ripete, ma questo avviene solo nel caso in cui non si riesca ad imparare dai propri errori. Quando si è effettuato uno sbaglio si deve riflettere, comprenderlo e cercare di non effettuarlo nuovamente.
- La legge della pazienza e della ricompensa: i grandi traguardi arrivano nella vita solo a chi ha una grande pazienza, che gli permette di superare ogni ostacolo, di stringere i denti e di gustare poi a pieno la ricompensa che la vita saprà offrire.
- La legge del significato e dell’ispirazione: quando si dà qualcosa e le proprie energie diventano positive, concentrandosi appunto sul dono, la stessa energia ci tornerà indietro. Ogni atto amorevole è un gesto che verrà apprezzato e che porterà il mondo ad essere un posto migliore.
Come si può vedere il karma e le leggi che lo regolano sono ben più che un semplice “è successo perché era destino” a cui spesso questo concetto è relegato in Occidente.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Karma: cos’è e come funziona
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