Klaus e i ragazzacci di David Almond

Spesso mi sento chiedere consigli di lettura per ragazzi adolescenti, a cui insegnanti imprudenti impongono “La Coscienza di Zeno” come lettura obbligata durante le vacanze, rendendoli troppo spesso non lettori per la vita (n.d.r. leggi: Come trasmettere l’amore per i libri ai più giovani?). La casa editrice Sinnos scova invece titoli che sono consigliabili per ragazzi poco inclini a prendere in mano un libro: “Klaus e i ragazzacci” (2015) dell’inglese David Almond è uno di questi.

Il libro, 61 pagine in tutto, illustrate da Marianna Coppo, è preceduto da una breve nota storica, che spiega il contesto del racconto: siamo in Inghilterra negli anni Sessanta, i campioni del calcio mondiale sono Pelè e Muller, Berlino è divisa in due da un muro che cadrà solo nel 1989.
I ragazzacci del titolo sono una banda di adolescenti, tiranneggiati da Joe, più grande di loro, capace di spaventarli per far compiere loro imprese non proprio memorabili: prima si tratta solo di disturbo (strappano fiori, fanno scherzi idioti, suonano campanelli, schiamazzano), ma poi incapaci di resistere alle imposizioni di Joe danno fuoco ad una siepe del giardino del signor Eustace, un intellettuale che a suo tempo fu obiettore di coscienza e si rifiutò di combattere durante la guerra mondiale, per questo additato come un imbelle “nemico” da colpire.
Nel gruppo di piccoli teppisti arriva un ragazzo tedesco, Klaus Vogel, proveniente dalla Germania Est. Magro e solo, il ragazzo veniva da una storia difficile: la mamma forse era morta tentando di fuggire; il padre, cantante d’opera, deportato in un campo di prigionia. Ora Klaus è bravissimo nel calcio ma si mescola con difficoltà con gli altri ragazzi, soprattutto con Joe, del quale a ragione diffida.
Il finale è istruttivo, interessante, educativo. Il libro piacerà certamente ai ragazzi, insegnando loro qualcosa che ignorano, ma senza retorica o saccenteria da adulti, soprattutto il concetto di libertà, così scontato ma così difficile da capire in profondità.

“Lui è Klaus Vogel. E’ uno scrittore, un calciatore e un cantante”

“Allora è una persona civile”

ha commentato il signor Eustace guardandomi.

“Forse puoi imparare qualcosa da lui”

Queste sono le ultime battute del libro, che dicono molto dell’atmosfera e del linguaggio usato nel testo. “Klaus e i ragazzacci” è arricchito da numerose illustrazioni e scritto utilizzando il font ad alta leggibilità, come tutti i libri Sinnos.