L’abbraccio
- Autore: David Grossman
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2010
Spesso, David Grossman ci ha raccontato nei suoi libri storie di adolescenti e di bambini.
Con “L’abbraccio”, arrivato nelle librerie poco prima di Natale, lo scrittore parla, invece, direttamente ai bambini. E lo fa con il loro linguaggio, fresco ed estemporaneo.
E’ un dialogo dolcissimo tra un bambino e la mamma. C’è la scoperta del bambino della propria unicità. La comprensione che l’unicità, per quanto bella, comporti, però anche un senso di solitudine.
E quindi come arginare questo senso di solitudine accettata sì, ma con un po’ di tristezza?
Qual è quella cosa che anche per poco ci fa smettere di essere “uno” e ci fa diventare “due”?
L’abbraccio, rivela la mamma al suo bambino.
E allora il bimbo ritrova in quella stretta tenerezza e amore. Perché da uno, diventa due.
Libro di pochissime pagine. Rilegato, bello. Bellissimo già dalla prima occhiata. Non si può non prenderlo dallo scaffale e accarezzarlo. Dentro, pagine bianche come la neve, parole nere come carbone e disegni poetici dell’artista israeliana Michal Rovner.
Da leggere ad alta voce, a bambini e adulti, magari in un giorno freddo d’inverno con davanti una tazza fumante di thè.
Per sentire quella stretta e provare a smettere di essere “uno“. Anche se per poco.
L'abbraccio
Amazon.it: 13,29 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’abbraccio
Lascia il tuo commento
La passeggiata al tramonto tra un bambino e la sua mamma. Noi tutti siamo soli o...insieme?
Introduzione
VEDI ON LINE:
Testo
David Grossman. Non so se riesca ad incantarmi di più con i romanzi impegnativi, quali -un titolo per tutti- “A un cerbiatto somiglia il mio amore”, oppure quando racconta novelle per bambini o ragazzi. Di queste ultime ne ha scritte tante: dalle diverse vicende che hanno come protagonista Itamar e le sue avventure, i suoi sogni o il cappello magico; a quelle centrate sui figli, Uri z’l o Ruti -a lei, ad esempio, è dedicato il recente “Ruti vuole dormire e altre storie”-. Agli affezionati lettori David ha donato una bellissima strenna natalizia dal titolo significativo: “L’abbraccio”. Una storia tanto semplice quanto preziosa perché colma di quell’affetto, capace di suscitare quell’empatia che mi rendono particolarmente vicino il grande scrittore israeliano. Ben, il piccolo protagonista, è alla mano della sua mamma, chiacchiera con lei e si cimenta invece con qualcosa che noi vediamo come positivo: l’unicità di ciascuno, aspetto che egli, tuttavia, vive come causa di solitudine. Il valore del racconto sta nel rappresentare il carattere dialettico di un elemento, in sé positivo, ma colto all’inizio come negativo. Sarà però la rivelazione della unicità di ciascuno a mostrare al bambino la diversità degli esseri viventi. Durante la passeggiata verso sera dei due, immersi in una natura descritta in modo finissimo, con l’odore di terra e di erba, mentre gl’insetti ronzano lievi, le formiche che Ben, ad un primo istante, aveva percepito come identiche, pian piano acquistano per lui una propria caratteristica: una è più veloce, un’altra è più lenta nel camminare, una “si sforzava di trascinare una foglia grande e un’altra trasportava soltanto un chicco di grano…...” E c’è quella, più piccola delle altre, che va avanti e indietro nervosamente: forse, ipotizza il bambino, avrà perduto i genitori e li starà cercando. Resta quel enigmatico sentirsi a metà: siamo tutti un po’ soli e…un po’ insieme. Un mistero che il bambino sembra proprio non accettare: troppo forti sono la paura dell’isolamento e dell’abbandono; anche perché tale prospettiva non riguarda solo lui e la madre, ma anche il papà e, in generale, coloro che sono vicini, compresa la cagnetta di casa, Splendida. Tutti sono…unici: e allora? Il mistero sciolto dalla mamma con un gesto tanto semplice quanto primigenio, la ragion d’essere di qualsiasi vero rapporto tra le persone, che ella sa spiegargli in modo tutto suo: l’abbraccio, in grado di ricomporre due, separati, in uno. Il libro è arricchito dai disegni essenziali, quasi minimalisti, di Michal Rovner, perfetti nel narrare con la matita la gioia dell’amore luminoso. Un’operetta per bambini, che commuove e fa riflettere gli adulti.