L’altra Grace
- Autore: Margaret Atwood
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Ponte alle Grazie
- Anno di pubblicazione: 2017
L’altra Grace di Margaret Atwood (Ponte alle Grazie, 2017, trad. M. Giacobino) è tratto da una storia vera accaduta nel 1843 in Canada, nazione che dà i natali alla stessa autrice del romanzo.
Un efferato omicidio sconvolge l’intero Paese: un ricco possidente Thomas Kinnear e la sua governante, nonché amante, Nancy Montgomery vengono brutalmente uccisi.
Perdipiù vengono incriminati, di conseguenza, un servo e l’adolescente loro cameriera Grace Marks.
Dopo un processo lungo e costellato da colpi di scena James Mc Dermott, l’assassino, viene giustiziato sulla pubblica piazza circondato dalla folla, mentre Grace, forse per la sua giovane età, per il suo aspetto candido e ingenuo o per il fatto di essere donna viene spedita in carcere a vita. In seguito riconosciuta pazza passa dal carcere al manicomio.
Una storia spaventosa e dolorosa per tutti i protagonisti, che si riversa nelle coscienze dell’intera popolazione canadese per un lungo periodo, dal momento che non sono chiari i fatti e che cosa in realtà abbia commesso Grace Marks.
La vicenda di cronaca nera ha tutte le caratteristiche di una storia dei giorni nostri, accompagnata da dibattiti, da “talk show”, da articoli più o meno romanzati sui giornali, dai ritratti illustrati degli uccisori e dai pettegolezzi che scaturiscono tra la gente comune.
Ma chi sono veramente i protagonisti? Chi è in realtà Grace Marks?
Un’omicida, una pazza scatenata, una bugiarda opportunista o una povera donna sola in una società puritana e maschilista che non perdona il suo genere?
Quello che maggiormente mi ha coinvolto è la narrazione in prima persona: si entra nella testa del personaggio, di tutti i personaggi della storia. Li si osserva da dentro. Ho vissuto con Grace le emozioni di una giovane ragazza che non ha mai avuto scampo. Rassegnata, ma con una tale voglia di vivere che la rende quasi invidiata da persone che, apparentemente, sembrano privilegiate.
Lei che ha vissuto l’esperienza del processo quasi intontita, imbonita, senza poter mai raccontare la sua versione. Poi l’umiliazione del carcere, della durezza di quella condizione e successivamente le vessazioni spirituali e corporali in manicomio; tutto questo dura infiniti trenta anni. Grace ne esce quando ha oltre quarant’anni. Infine, uno spiraglio di riscatto; si racconta al dottore Simon Jordan. Quest’ultimo convinto di essere immune alle debolezze umane rimane affascinato e profondamente cambiato da Grace.
Incredibilmente, coloro che la conoscono direttamente sono influenzati da lei. Grace è delicata, semplice, ma nel contempo forte come una roccia e misteriosa come la notte oscura.
In questo romanzo non solo viene narrata la vicenda, ma la storia e gli usi e i costumi di una società intera. La condizione femminile e la drammatica odissea degli immigranti, siano essi irlandesi come i Marks, siano essi persone di tutti i luoghi costrette a sradicarsi dalla propria terra per continuare a vivere, viene descritta e si percepiscono le paure, le ansie e il dolore di queste persone.
Infine è anche un romanzo che si sofferma sulla cosiddetta “verità”, sulle sue sfumature, sulla sua costruzione: chi dice la verità? Cosa è la verità? Cosa percepiamo della cosiddetta verità? Come vogliamo che sia la verità?
L’altra Grace è un romanzo più che mai attuale, anche se ambientato nel passato, che fa riflettere sulla propria verità personale.
L'altra Grace
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