Elvira Serra nata a Nuoro nel 1972, dal 1999 lavora al Corriere della Sera, dove si occupa di cronaca e costume. Ha una rubrica fissa su F, La forza delle donne, e scrive sul blog La ventisettesima ora. Il 22 aprile è uscito il volume L’altra (Mondadori 2014), storia di una relazione con un uomo sposato narrata dal punto di vista dell’altra, della quale è partita la terza edizione.
- Elvira, il libro è da considerare una specie di autoanalisi?
È un racconto, un memoir, non mi piace definirlo un’autoanalisi, perché è nato dal desiderio di introdurre un altro punto di vista che è meno conosciuto, meno simpatico o è quello al quale pensiamo di meno. Ho voluto ripercorrere la nascita e l’evoluzione di questa storia con l’idea di dire che l’altra è una donna che s’innamora. Il libro è una storia d’amore, un amore importante e quindi ci tenevo a sottolineare questo. Non per fare dell’amante una santa ma per dare dignità ai sentimenti che prova.
- Si aspettava il successo del volume?
No, però ci speravo ovviamente! Speravo più che altro che lo potessero leggere tante persone ed è quello che sta succedendo... Spero che il libro faccia riflettere sul ruolo dell’amante spesso vista solo con lo stereotipo della “sfascia famiglie”. Il libro fa riflettere in tal senso.
- Ha paragonato il suo uomo a Mr Darcy, il protagonista di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Ci può spiegare il motivo?
Avevo letto il libro della Austen a quasi quarant’anni ed ero rimasta affascinata da questa figura di uomo, quasi perfetta. C’è un’analogia tra i personaggi di Orgoglio e Pregiudizio e quelli del mio libro: entrambi crescono e maturano nel corso della storia, acquistano una maggiore consapevolezza di se stessi. Questo potrebbe essere un parallelo tra i due libri... ingeneroso nei confronti di Miss Austen, perché la scrittrice inglese è inarrivabile!
- Chissà quante donne si saranno immedesimate nella protagonista. Ha ricevuto dei riscontri al riguardo?
Sì, moltissimi sulla pagina Facebook del libro (L’altra di Elvira Serra). Molte donne mi scrivono messaggi privati, dove mi ringraziano per aver dato dignità ai loro sentimenti. Si sono sentite comprese non giudicate, sollevate dal fatto che finalmente ciò che provavano fosse stato raccontato in maniera così fedele.
- Di che cosa si occupa il blog La ventisettesima ora?
È il blog al femminile del Corriere della Sera nato tre anni fa, dove si parla di donne in tutte le loro declinazioni, quindi si racconta non solo quanto sia difficile essere madri, mogli e donne in carriera nel Terzo Millennio ma anche come tutto ciò possa essere anche divertente. Il blog finora ha pubblicato più di 3000 post, ha coinvolto oltre 600 autori, tra l’altro anche molti uomini. Nel corso del tempo il blog ha fatto delle cose sempre più importanti per le donne: per festeggiare il primo compleanno abbiamo incominciato con un docu-web sulle donne dell’Aquila al quale ho partecipato anch’io. L’anno successivo è stato scritto un libro contro la violenza sulle donne dal titolo Questo non è amore.
Quest’anno abbiamo dato vita a una serie di incontri che si svolgono a Milano per parlare del tempo delle donne. In poco tempo il blog è diventato un punto di riferimento per le tematiche femminili e non solo, per le tematiche che riguardano i diritti, per provare a migliorare un po’ le cose facendo delle proposte.
- Primo via libera della Camera alla legge sul “divorzio breve”. Adesso siamo in attesa che passi al Senato. Che cosa ne pensa?
È un passo avanti per quei casi dove non ci sono figli e la separazione è consensuale. Bisognerebbe sposarsi con più consapevolezza, l’amore non è eterno e se finisce bisogna poter andare avanti tutti e due.
- Sul quotidiano La Repubblica un articolo recente rivela che secondo l’Istat vi sono 4 milioni di single che vivono sole, felicemente. Ci lascia un commento al riguardo?
Anche nel libro a un certo punto dico provocatoriamente che per me non vale la regola nubo ergo sum, cioè non è il fatto di sposarmi a definire la mia identità. Trovo bello che al giorno d’oggi una single sia felice di esserlo, se la sua è una scelta serena, risolta, non un ripiego. Occorre rispettare la scelta di chi sta da sola.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’altra: intervista a Elvira Serra
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Ti presento i miei... libri News Libri Mondadori Elvira Serra
Lascia il tuo commento