L’amore stretto di Maria Venturi

Un amore clandestino, un amore nascosto, un amore che non deve assolutamente esser scoperto. Finché una gravidanza imprevista non ci mette del suo, e allora le corde inizieranno a stringersi: la priorità è liberarsi del bambino.
Fatto. Un ultimo incontro, un addio per non rischiare di rovinare la vita di lui, perfetta così com’è.

E Laura che si ritrova sola, senza un figlio non voluto e senza amore. Poi, durante una vacanza solitaria per resettare la sua vita e trovare le risorse per partire, incontra Marco, con cui dopo si scontrerà.
Marco la sprona, Marco la stuzzica, Marco la fa uscire da quel guscio che sapeva di stantio e di rancore. Marco la sposa; ed è l’inizio - o, ancora una volta, la fine - di tutto. Marco è affascinante, Laura è insicura, la vecchia fiamma di lui non starà certo alla finestra a guardare il suo uomo che ama un’altra.
Le prime incrinature, una piccola crepa che diviene una ragnatela che intrappolerà i loro cuori, intaccando la loro storia e spingendoli tra le braccia di chi li aspetta al varco. E poi? Tutto finito? O l’amore tornerà a tenerli uniti? Sempre con la speranza che non li soffochi.

Maria Venturi chiede di poterci toccare il cuore e lo fa con la consueta gentilezza e abilità, strizzandolo ogni tanto al punto giusto per farci mancare quel respiro, permettendoci di sognare un po’.
“L’amore stretto” è una storia che potrebbe essere la nostra o la più lontana dalla realtà quotidiana, una storia che ascolteremo volentieri e che ricorderemo nei momenti bui perché la speranza non deve morire.