L’angelo del fango
- Autore: Leonardo Gori
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: TEA
- Anno di pubblicazione: 2015
Il giorno dello sciacallo nella Firenze alluvionata del 1966.
L’anziano direttore della Biblioteca Nazionale piangeva: i volumi preziosi e i periodici erano certamente perduti, le antiche carte geografiche galleggiavano intorno, nel mare di fango e nafta dei riscaldamenti domestici che aveva invaso i quartieri bassi di Firenze. Nello scenario desolante dell’alluvione che sconvolse la città nel novembre 1966, è immersa la nuova avventura del colonnello Arcieri “L’angelo del fango” , (TEA, 2015), sempre a firma del fiorentino Leonardo Gori.
Nuova, ma solo nella versione dei Tascabili degli Editori Associati, perché il romanzo è stato pubblicato con lo stesso titolo dieci anni fa e nello stesso 2005 ha regalato a Gori un riconoscimento prestigioso come il Premio Scerbanenco per i gialli.
Da una stanza rigorosamente chiusa dall’esterno nello scantinato della Biblioteca centrale, nel quartiere Santa Croce invaso dall’Arno straripato, viene estratto il cadavere di un giovane robusto, in giacca e cravatta, senza ferite apparenti. Si direbbe annegato.
Quell’uomo mette in allarme Bruno Arcieri, colonnello dei Carabinieri e ufficiale dei Servizi, bel tipo sui sessant’anni. Sguardo fermo, fisico asciutto, capelli neri schiacciati dalla brillantina, come non si usa più. Al momento, qualunque cosa appaia anomala lo impensierisce, incaricato com’è di preparare l’improvvisa visita ufficiale del presidente della Repubblica. Saragat vuole dimostrare solidarietà a Firenze ferita, ma è molto difficile garantire la sicurezza in una città disastrata, divisa in due dal fango. Trenta morti e danni incredibili, come una guerra, peggio di una guerra, perché non c’è stato il tempo di mettere in salvo niente. Il 4 novembre era pure un giorno festivo.
Arcieri teme chiunque, mentre Prefettura e Questura pensano solo ai capelloni e a qualche testa calda. Dicono che nemmeno eventuali attentatori avrebbero tempo di organizzarsi, visto il mancato preavviso dell’arrivo del capo dello Stato. Ma il colonnello è teso, ne ha viste troppe. Arruolato nel 1922, ha fatto la guerra e la resistenza, Firenze compresa, nell’agosto del 1944, quando con gli Alleati e i partigiani ha cacciato i tedeschi.
Gli si accosta una donna, hanno cercato di ucciderla e gli chiede aiuto; Anna Gianfalco nasconde un segreto. È un’impiegata della Biblioteca e soprattutto dice di conoscere bene Elena Contini, donna di Bruno, ma sposa di un altro, ora svanita nel nulla.
Il cadavere della Nazionale non è stato ancora identificato, e non va per niente bene.
Mentre il corteo presidenziale risale l’autostrada da Roma, per entrare in città dalla Certosa e scendere da Piazzale Michelangelo, altri compiono il percorso da Nord e in via Bolognese si confondono con la confusione dei soccorsi. Sono vecchi arnesi della Repubblica Sociale, aguzzini neri, puntano al bersaglio grosso, vogliono creare il caos politico nel Paese. Ora o mai più e l’Italia sarà in ginocchio.
Un fucile di precisione attende il presidente, un Mauser, silenziato con cura e armato con pallottole subsoniche, nelle mani di un ex fascista, ex repubblichino ed ex mercenario in Congo.
L’acqua si è ritirata dalle strade di Firenze, ma il fango è rimasto a imbruttire tutto. Intorno, oltre ai soldati di leva, è tutto un fiorire di braccia giovani: ragazze e ragazzi, barbe e capelli lunghi, fazzoletti in testa e jeans al posto delle gonne, lavorano da volontari e vengono da tutta Italia ed Europa. Il presidente gira in campagnola, imbarazzato ed anche un po’ intimorito dallo spettacolo. Con lui, tanta gente fin troppo ben vestita. Le scarpe lucide contrastano con gli stivali infangati anche delle donne, ai fiorentini quel giro turistico di figure in bell’ordine sembra una beffa.
Romanzo maturo, ben scritto, Gori ha rivisto il testo e arricchito alcuni passaggi, aggiungendo parti inedite:
ho amato molto questo titolo e l’ho scelto come primo per la serie di riedizioni TEA
– spiega –
Il protagonista, Bruno, non è ancora il personaggio tanto mutato del “Ritorno del colonnello Arcieri” (Narrativa TEA, 2015), ma ci sono tutte le premesse.
L'angelo del fango: Il ciclo di Bruno Arcieri
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