La resa dei conti
- Autore: John Grisham
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2018
Mondadori nella Collana “Omnibus” edita “La resa dei conti” (2018, titolo originale The Reckoning, traduzione di Luca Fusari e Sara Prencipe) nuovo romanzo dell’autore statunitense John Grisham, nato a Jonesboro (Arkansas) l’8 febbraio 1955, universalmente riconosciuto come il re del “legal thriller”.
“Non ho niente da dire”. Inizio di Ottobre 1946, Clanton, Ford County, località e contea immaginaria situata nello Stato del Mississippi. Pete Banning, appartenente a una famiglia di agricoltori e proprietari terrieri, cittadino modello di Clanton e reduce di guerra pluridecorato, aveva appena ucciso nel suo studio annesso alla chiesa, il reverendo Dexter Bell arrivato alla chiesa metodista di Clanton tre mesi prima di Pearl Harbor.
Banning, svegliatosi prima dell’alba, era rimasto a lungo sdraiato al centro del letto a fissare il soffitto buio, chiedendosi per la millesima volta se avrebbe avuto il coraggio necessario. Del resto era venuto il momento di uccidere. Evitare l’omicidio sarebbe stato un atto di codardia e Banning, “devoto soldato di Dio”, la codardia non sapeva cosa fosse. Pete non aveva motivato il suo gesto se non con una laconica frase: “Non ho niente da dire”. Mentre si recava a compiere il suo insano gesto, Pete si era posto una serie di domande: l’avrebbero trascinato in aula in manette? La giuria avrebbe avuto pietà? Il suo avvocato l’avrebbe salvato con una magia? Ma Pete Joshua Banning III:
non cercava comprensione, non gli importava che lo capissero, non era intenzionato a spiegare le sue azioni. In quel momento era un soldato con degli ordini da eseguire e una missione da compiere.
Considerato che era da dieci anni che nella contea di Ford non c’erano omicidi di bianchi e che la vittima fosse un cittadino così importante e che il primo indiziato lo fosse ancora di più, faceva gelare il sangue.
Nel trentaduesimo romanzo di Grisham, coinvolgente e trascinante fino all’ultima pagina, per comprendere il movente del crimine commesso da un uomo attaccato profondamente alle proprie radici e alla sua terra, occorre compiere un viaggio nel passato. Riportare alla memoria una guerra dolorosa e cruenta come sanno essere tutte le guerre.
Seconda Guerra Mondiale, il fronte del Pacifico, fu qui che si svolse la campagna delle Filippine complesso delle operazioni militari svoltesi nell’omonimo arcipelago asiatico dal dicembre del ‘41 che vide affrontarsi le forze aeree, navali e terrestri degli Stati Uniti d’America e quelle dell’Impero giapponese.
Le Filippine erano isolate. Washington e MacArthur lo sapevano. Pur di non morire di fame, i soldati mangiavano di tutto.
Per la stesura della trama Grisham si è ispirato a una storia che aveva sentito molti anni prima, che fa accapponare la pelle. Due uomini importanti avevano abitato in una cittadina del Mississippi negli anni Trenta. Uno uccise l’altro per motivi misteriosi e non diede mai una spiegazione del movente. Lo condannarono a morte e lui rifiutò l’offerta del governatore di commutargli la pena se avesse spiegato i motivi del suo gesto. Non volle dire niente e il giorno dopo venne impiccato sul prato del tribunale mentre il governatore, che non aveva mai assistito a un’esecuzione, guardava dalla prima fila.
I libri di Grisham sono tutti grandi bestseller internazionali, molti di essi: “Il socio”, “Il rapporto Pelican”, “Il cliente”, “L’uomo della pioggia”, “Il momento di uccidere” e “La giuria” sono diventati anche dei celebri film con protagonisti i migliori attori di Hollywood tra i quali Tom Cruise, Julia Roberts, Susan Sarandon, Matthew McConaughey e Sandra Bullock. Attendiamo quindi la trasposizione cinematografica di quest’ultimo romanzo dello scrittore, un thriller sorprendente e ricco di suspense. “Meritava di morire”.
La resa dei conti
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ROMANZO MOLTO BELLO, CHE SFIORA LA PERFEZIONE. UN REDUCE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE RITORNA FERITO A CASA E RIPRENDE LA CONDUZIONE DEI SUOI CAMPI DI COTONE. POI, INSPIEGABILMENTE, VA IN CHIESA DAL PASTORE DELLA CONTEA E LO UCCIDE. PROCESSATO E CONDANNATO, MUORE SULLA SEDIA ELETTRICA SENZA AVER RIVELATO AD ALCUNO LA MOTIVAZIONE DEL SUO GESTO. LA MOGLIE SI TROVA DA TEMPO IN UNA CASA DI CURA, MENTRE I DUE FIGLI ORMAI GRANDI SUBISCONO L’ONTA DI ESSERE FIGLI DI UN ASSASSINO. INOLTRE DI LI’ A POCO PERDONO LA CASA E LA TERRA, CHE VENGONO CONCESSE ALLA VEDOVA DEL PRETE COME RISARCIMENTO. LA SORELLA DEL PADRE, ANCHE LEI IGNARA DEI MOTIVI DELL’OMICIDIO, VIENE A CONOSCENZA DELLA VERITA’ QUANDO LA MOGLIE DEL GIUSTIZIATO SCAPPA DALLA CASA DI CURA E LE RIVELA TUTTO, SUICIDANDOSI POI ACCANTO ALLA TOMBA DEL MARITO. POICHE’ ANCHE LA SORELLA STA PER MORIRE, RIVELA OGNI COSA AI NIPOTI, CHE NE RIMANGONO SCONVOLTI.
IL LETTORE VIENE A SAPERE LA VERITA’ SOLO NELLE ULTIME PAGINE, DOPO UN’ATTESA ESASPERANTE MA MAGISTRALE. VERAMENTE FANTASTICO.