L’artista della fuga di Brad Meltzer

“L’artista della fuga” (Fazi, 2018) è il nuovo romanzo d’azione di Brad Meltzer, autore di thriller e conosciuto in tutto il mondo. La vicenda si apre con un incidente aereo che coinvolge alcuni membri della Forze Armate americane: il velivolo si sta recando in Alaska per una “missione” più che riservata. Tra i passeggeri dovrebbe esserci anche Nola Brown, un’artista delle immagini, una pittrice dal talento così spiccato e raro da esser in grado di vedere, dove si combatte, ciò che è importante ma che agli altri facilmente sfugge.

Nell’ultima fila una donna dai capelli neri lunghi fino alle spalle era convinta di vivere un privilegio ammirando le cime innevate dei magnifici pioppi tremuli dell’Alaska. Adorava che le radici di quegli alberi spesso crescessero insieme, sostenendosi a vicenda e formando un organismo gigante. Era il motivo per cui si era arruolata nell’esercito anni prima: per costruire qualcosa di più solido insieme ad altri.

In pochi istanti, però, ogni sogno s’infrange: l’aereo prima sobbalza, poi si schianta rovinosamente al suolo non lasciando sopravvissuti.
Le salme sono ora tra le mani di chi effettua l’autopsia: tra questi vi è Jim Zigarowski, detto Zig, uno fra i più esperti in tale macabro compito, ma anche colui che cerca di ridare a volti e corpi devastati sembianze decorose per un ultimo, dignitoso saluto. L’uomo ha già avuto un precoce incontro con la morte perché anni prima questa gli aveva strappato l’unica figlia, coetanea e compagna di studi e divertimenti proprio di Nola Brown. Come non ricordare tutto, quindi, di quella ragazza dalla pelle scura che oggi è invece quasi carbonizzata?
Il cinquantenne addetto a ricomporre le salme presta al corpo di Nola, appena giunta a Dover ove lui opera, le più intense e care attenzioni. C’è qualcosa, però, che, ad un certo punto, cambia drasticamente gli eventi. Si tratta di un semplice biglietto trovato durante l’autopsia e indirizzato proprio a Nola. Il contenuto è inquietante e pone nella mente di Zig una serie di interrogativi. Chi era, o meglio, chi è Nola Brown? Ci vorrà l’intero libro per comprendere e, tra ricordi del passato assai triste di Nola, segreti militari che risalgono a Harry Houdini, il più grande “artista della fuga” e transazioni di denaro illegali, Zig e la protagonista vivranno davvero una serie di rocambolesche avventure in cui anche i “buoni” non possono permettersi di esserlo a oltranza.
Zig stringe o riallaccia, per necessità, amicizie singolari. Non cerca gratitudine ma neppure lascia che nessuno combatta le proprie battaglie in solitudine. Zig è testardo, continua nelle delicatissime ricerche, quasi al punto di farsi uccidere.

“L’Artista della fuga” riserva scene di lotta e momenti di suspense per i fan del thriller, gli eventi sono coinvolgenti non tanto per le poche capacità di Zig in combattimento quanto per l’enfasi con cui questi vive l’intera vicenda. Quest’uomo ha un cuore e, per Nola, viva o morta lei sia, riuscirà a svelare un “gioco di prestigio” ai massimi livelli di potere.
“L’artista della fuga” è l’avvincente romanzo in cui Meltzer intreccia storia, intrighi di governo, drammi familiari in un clima di suspense e lo fa con talento e maestria.