L’assassino è tra le righe
- Autore: Janice Hallett
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2023
Janice Hallet ha studiato inglese e ha lavorato per anni come giornalista, sceneggiatrice e addetta alla comunicazione. L’assassino è tra le righe è il suo libro d’esordio, pubblicato in Italia da Einaudi con la traduzione di Manuela Francescon.
La particolarità di questo libro è il modo in cui è stato scritto e pensato.
È, infatti, un romanzo, la cui trama è composta da tanti piccoli tasselli, che sono i documenti che raccontano la vicenda. Si viene, così, a costruire un grande e vasto puzzle, composto esclusivamente da mail, documenti, verbali di polizia che parlano di ciò che è accaduto.
Il libro di Hallet è una sfida aperta al lettore, che si ritrova, in prima persona, a risolvere un caso ingarbugliato.
Caro lettore, in queste pagine troverai i documenti necessari per risolvere un caso. Tutto inizia con la comparsa di due nuovi membri della cittadina di Lockwood, nella campagna inglese, e termina con una tragica morte. (…) se vuoi scoprire la verità non ti resta che accettare la sfida e cominciare l’indagine.
Chi è la vittima, di cui si parla? Perché è stata uccisa?
Ci sia il modo di capire come e perché Samantha Greenwood sia precipitata dal suo balcone al quinto piano per essere ritrovata solo ventiquattro ore dopo, il 6 luglio 2018. Chi ha ucciso Samantha Greenwood?
La sfida è lanciata. Riuscirà il lettore a risolvere un caso così oscuro, dove tutti mentono e nessuno è chi dice di essere?
Il lettore riuscirà a trovare la soluzione prima di tutti? Sarà messo nelle condizioni di farlo?
Un giallo anomalo, ma profondo. Un libro dalla mole possente e dal linguaggio scarno, dove è necessario intuire tra le righe.
Una lettura avvincente dedicata a un pubblico di lettori amanti del genere. Avanti, la sfida è aperta, sarà facile risolvere l’enigma? Forse, chissà…
Recensione di Ornella Donna
Il nuovo romanzo di Janice Hallett, L’assassino è tra le righe (Einaudi, 2023, traduzione di Manuela Francescon), è un giallo moderno e originale, una reinterpretazione del romanzo epistolare, formato esclusivamente da una corrispondenza, per altro non completa: un numero limitato di e-mail e sms, inserito in ordine cronologico, cui si aggiunge materiale costituito da articoli di giornale, aggiornamenti sui social media e altri elementi di contesto. Il tutto sottoposto all’attenzione e alla lettura di Olufemi Hassan — Femi — e Charlotte Holroyd da Roderick Tanner, patrocinante per la Corona, Senior Partner di uno studio legale. Le due colleghe non hanno idea del perché Tanner le lasci all’oscuro del contesto: forse intende mostrare loro un aspetto particolare del lavoro e non sempre si sa cos’è successo, si ha solo uno spettro di possibili interpretazioni che vanno prese in esame, analizzate e inquadrate in un’ipotesi solida.
Il mistero — l’assassinio annunciato dal titolo — ruota intorno a una compagnia teatrale inglese di attori dilettanti, i Fairway Players, i cui membri più ricchi e in vista della tranquilla cittadina di Lockwood sono gli Hayward. Oltre che nelle prove della nuova rappresentazione, Erano tutti miei figli, di Arthur Miller, il gruppo, molto eterogeneo, viene coinvolto in un ambizioso piano di raccolta di fondi per una causa benefica: l’acquisto di un costoso farmaco americano che deve ancora essere approvato in Inghilterra, destinato a una piccola paziente colpita da un cancro al cervello. Fin dai primi scambi di e-mail e messaggi, però, emergono falsità e malignità, gelosie e invidie, incomprensioni e mistificazioni. Le somme di denaro raccolte, il cui totale non viene rivelato, vengono utilizzate in modo apparentemente fraudolento; c’è un tentativo di estorsione e di corruzione; l’ambiente medico è descritto come un luogo di rivalità e di insidiosa maldicenza; si fa riferimento a legami morbosi e a situazioni ambigue legate al passato di alcuni personaggi, le cui paranoie e ossessioni confondono la realtà e nascondono la verità.
Questo straordinario romanzo epistolare non è solo un giallo abilmente costruito, ma fornisce anche uno sguardo graffiante sulle dinamiche sociali delle piccole città.
I lettori non sanno chi morirà fra i tanti personaggi e perché, fino a circa due terzi della trama, dopodiché è una corsa per scoprire l’identità non solo dell’assassino — sempre che si sia trattato di un omicidio —, ma anche di chi si nasconde veramente dietro le lettere e i messaggi inviati. Alcuni di loro, infatti, sono impegnati, anche per scopi criminali, a presentare se stessi non come sono in realtà, ma come vogliono che gli altri li vedano, ovvero, un’immagine artefatta di sé.
E, sia che si scopra o meno l’assassino nascosto fra le righe, dopo aver letto questo romanzo sarà difficile inviare una mail senza pensare a quanto possa essere rivelatrice del nostro carattere e delle nostre (vere) intenzioni.
Recensione di Lidia Gualdoni
L'assassino è tra le righe
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i gialli.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’assassino è tra le righe
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