L’attesa di Alberto Pellai

Il percorso emotivo della gravidanza

Questo volumetto, grande come un’agendina e corredato dalle coloratissime illustrazioni di Julia Gromskaya, contiene un testo di Narrativa Psicologicamente Orientata, il cui scopo è quello di

far emergere parti scritte nella mente "implicita" di ciascuno di noi, quella che spesso ognuno sa che c’è, ma non sa esattamente da cosa è abitata (...)

La vicenda narra i mesi della gravidanza di una donna che, insieme al suo compagno, ha girato il mondo in lungo e in largo senza disdegnare l’avventura e le scomodità, e che ora si trova a riflettere sul cambiamento che la sta avvolgendo.
Attraverso fantasticherie, silenzi e paure, la protagonista vive i passaggi cardine della gravidanza: la scoperta, l’ansia di fronte agli esami, l’annuncio ai nonni, il cambiamento del proprio corpo, la diversa concezione delle vacanze, la preparazione della cameretta...
Lo scopo di Pellai tuttavia non è quello di metterci davanti ad una gravidanza che, nel contesto contemporaneo, lui descrive in modo forse un po’ troppo ideale. L’obiettivo di questo medico psicoterapeuta è invece quello di evocare il significato dell’attesa:

Avere a disposizione nove mesi per farti nascere ci consente di diventare differenti da come eravamo, di cambiare priorità, di ridimensionare progetti, sogni e desideri per far entrare altri progetti, sogni e desideri che includono anche la tua presenza.

Pensato per chi l’attesa l’ha vissuta, la sta vivendo o la vivrà, uomo o donna che sia, offre spunti per mettere su carta e rielaborare quello che si ha dentro (anche grazie alle pagine libere alla fine), perché ciò che

"preme" per poter uscire ed essere messo "nero su bianco" grazie all’esercizio della scrittura è molto importante.