L’era della suscettibilità
- Autore: Guia Soncini
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2021
Dunque siamo entrati, già negli ultimi tempi, nell’era della suscettibilità, del costante "Io sono offeso" di chi vuole comprendere i motivi dell’offesa, ma, scrive Guia Soncini ne L’era della suscettibilità (Marsilio, 2021), possiamo stare tranquilli: il motivo del sentirsi presi di mira ce lo dimentichiamo presto, al seguente post su Facebook, al prossimo tweet su Twitter.
I vegani, ad esempio, contro il resto del mondo, di chi abitualmente trova quello che si mangia in una filosofia di vita.
Oppure il cancelletto sul MeToo. È sembrato a un certo momento che il genere maschile fosse solamente in giro non per lavorare o portare i figli in piscina, ma per molestare, invece, qualsiasi donna gli capitasse a tiro. Molestie verbali e fisiche. L’autrice nomina molto velocemente le nefandezze del regista Roman Polanski con una tredicenne, mentre glissa su l’affaire Woody Allen-Mia Farrow, perché ormai ne sappiamo più delle persone citate.
Piuttosto diventa impegnativa la questione sulle persone "di colore". Come chiamarle, senza offendere.
Un capitolo, a parte sulle questioni di genere. Se una persona non si sente più rappresentata nei tratti del maschio né nei tratti femminili, bisogna usare pronomi neutri che non offendono.
Ci sono sui social un sacco di persone che stanno lì per lamentarsi, per offendersi, non ricavano niente, spendono un sacco di tempo a puntualizzare, a dire che hanno ragione. Siamo arrivati al punto che non sappiamo se "persona di colore" può offendere, se "gay" può offendere, se "invalidi civili" può offendere. Scriviamo un post con la paura che venga segnalato, che abbia commenti negativi. Si perde un sacco di tempo nella Rete per cose che sembrano importanti, ma sono solo puntualizzazioni, recriminazioni. Il politicamente corretto poi ha fatto danni di suo, ha portato all’ostracismo modi di pensare e persone, tanto da affossarli con la cosiddetta cancel culture. Togliere di mezzo.
Guia Soncini fa partire l’era della suscettibilità da Lady Diana Spencer. Non era eccessivamente bella, non aveva una voce magnifica, era una persona che rappresentava la medietà. A ogni modo era sempre corrucciata, spesso triste. Quando è migliorata, quando ha divorziato, quando vestiva meglio e faceva vita mondana è morta per un incidente stradale.
Quasi a dire che i suscettibili, i tristi, le persone che sentono di aver vissuto un torto vivono paradossalmente di più perché non hanno feste miliardarie dove fare presenza, ma non hanno nemmeno una festa qualunque.
L’era della suscettibilità è consigliato a quelli che vorrebbero mollare i social perché i conoscenti virtuali si lamentano di quello che scrivono, si offendono. Cambiate amici, fate altro, leggete.
L'era della suscettibilità
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