L’esercizio del distacco di Mary B. Tolusso

L’autrice è reticente, non finisce di scrivere nemmeno per esteso il suo nome sulla copertina, poi della voce narrante di "L’esercizio del distacco" il nome lo sappiamo molto dopo, Sofia.
Sofia, Emma e Davide sono attaccati con la colla, dove va uno va l’altro. Le suore sono molto spaventate per la loro amicizia: fino a dove si spinge la loro amicizie? Sono consapevoli che usciti di qui si vedranno poco perché saranno la classe dirigente del futuro? O semplicemente spenderanno i soldi dei genitori accettando un lavoro di rappresentanza?
Nel frattempo nel gruppo cerca di inserirsi Ivan, ma con David è subito antipatia. In fin dei conti nel loro gruppo vorrebbero entrarci in tanti, Emma e Sofia sono bellissime così come pure David. Emma accetta invece la compagnia di Ivan. È Sofia, metodica e ordinata e studiosa, a non volete nuove persone nel loro gruppo. Il motivo? È innamorata di David dal primo giorno che lo ha visto in collegio.

Un giorno però Sofia in una delle sue lunghe passeggiate scopre David e Emma mano nella mano, ma non rimane sorpresa, solo un cupo dolore. Emma non lo ha fatto apposta, è una vorace, quando cammina, come quando ti stringe la mano. Con la stessa passione farà l’amore senza pensare di far del male a nessuna. Sofia poi non le ha mai detto che David le piaceva al punto di amarlo, si sarebbe fatta indietro subito, ma Sofia è reticente come la scrittrice.
In questo turbinio di emozioni l’alunna entra in possesso delle chiavi del convitto, esce sulla strada che porta in Slovenia (siamo a Trieste). Appena uscita Sofia scorge dei bar, schiamazzi e un night club e conosce Nicolas, un ragazzo che deve lavorare per vivere, non come la sua compagna di stanza che si fa arrivare a scuola profumi costosi e vestiti alla moda che costano migliaia di euro.
All’inizio con Nicolas è solo una amicizia, lui è molto preoccupato che lei possa camminare in quella strada piena di contrabbandieri e di spacciatori. Lei si sente una guascona a fare queste incursioni fuori.

Per la prima volta nella sua vita Sofia sente parlare di anarchia e proprio da Nicolas. Resterà interdetta e affascinata, ne parlerà con David e Emma, ma sono tutti troppo ricchi per capire. Se fossero vissuti fuori da quelle mura avrebbero potuto comprendere e magari pure diventare anarchici, ma il collegio li ha cambiati in modo irreversibile.
Tra Nicolas e Sofia il legame diventa sempre più stretto e lui la porta a casa sua, una motivazione banale che in realtà nasconde la voglia di tenerezza. Sarà proprio Sofia a raccontare la vicenda a David e narrare il "sesso traballante" su di un vecchio divano. Lo farà perché non ama più David, anzi lo ama sempre di più... Sofia racconterà poi il loro futuro, il matrimonio e tanto altro.

Un libro bello, ben scritto, poetico, reticente come la scrittrice.