L’esistenza di Dio di Raul Montanari

L’esistenza di Dio di Raul Montanari (Mondadori, 2008) è un thriller psicologico ambientato in una Milano visionaria dai tratti surreali. In questo scenario un drammatico destino, come in una tragedia greca, incalza il protagonista della storia: un carcerato, un uomo che il mondo vede come “cattivo”, ma ora sta per uscire di prigione e affrontare una nuova realtà.

Molte vite possono mutare in un istante.
Adriano e una bella fetta della sua vita passata in prigione.
Colpevole? Innocente?
Solo lui sa la verità e quella condanna frettolosa non ha mai convinto nessuno.
Comunque il tempo è passato e oggi è un uomo libero.
Tra questi due momenti Adriano ha fatto qualcosa: ha salvato Bruno, un altro detenuto, da una violenza sessuale.
Inutile dire che quest’ultimo gli giurerà riconoscenza eterna.
Anche Bruno, ora, è un uomo libero, e aspetta Adriano per saldare il debito.
Una bella storia d’amicizia, così sembra all’apparenza.
Il fatto è che Bruno, in realtà, è il figlio di un boss mafioso.
Che può essere buono come cucciolo indifeso, ma ha anche il potere di condannarti, se gli si fa uno sgarro.
All’inizio, in effetti, aiuterà Adriano e gli starà vicino.
Poi gli chiederà un piccolo, innocente favore.
Adriano può anche rifiutare, non c’è problema.
Solo che gli eventi porteranno il nostro a compiere delle scelte.
Scelte che potrebbero mutare repentinamente (e per sempre) lo scenario di un’esistenza.

Raul Montanari ci parla di amicizia, di violenza, di gratitudine.
Sentimenti potenti, sentimenti contrastanti che sembrano non avere intenzione di convivere ma che, a loro modo, lo faranno.
Una storia cupa che cerca disperatamente uno spiraglio di luce, una boccata d’ossigeno per ritemprare le forze prima di tornare nell’oscurità.
O forse no, magari la rassegnazione ha già vinto e il protagonista di questa storia sta soltanto galleggiando a filo d’acqua, in attesa della tempesta perfetta che lo porti via con sé.
Un protagonista che vedremo in carne e ossa dinanzi al nostro sguardo grazie alla sapiente penna di Raul, uno sconosciuto che sentiremo all’istante come un vecchio amico che si sta confessando a noi.
Senza spettacolarizzazioni, senza volerci impietosire.
Vuole narrare una storia che chiede soltanto d’essere ascoltata.
Queste pagine saranno un vero e proprio pugno nello stomaco.
Faranno male ma ci lasceranno qualcosa dentro che ci riscalderà un po’ il cuore.

Un libro dedicato a chi ama lo stile di Raul Montanari, uno stile unico e inimitabile che è apprezzato da migliaia e migliaia di lettori.
Oppure a chi cerca qualcosa di bello da leggere.
Di veramente bello.