L’estate brucia ancora
- Autore: Chiara Fina
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2023
Chiara Fina, è nata nel 1991, vive a Campi Salentina, e insegna Lettere. L’estate brucia ancora (Guanda, 2023) è il suo romanzo d’esordio.
Un libro di grande potenza espressiva, sicuramente un esordio che colpisce, prodromo di un sicuro successo editoriale.
L’estate che brucia ancora è l’estate del 21 settembre 1986, quando Carlotta ed Emma, due amiche che si godono il soggiorno estivo, in un pomeriggio assolato ed afoso incontrano l’alieno. Un incontro destinato a segnare irreparabilmente le loro vite, soprattutto quella di Carlotta. Ma chi è l’alieno?
Non so cosa pensi l’alieno, e di certo non potevo sapere cosa pensasse allora, però a volte provo a immaginarlo, come se fossi realmente capace di insediarmi nella sua testa; e credo che nell’esatto istante in cui ci vide sotto il pergolato, d’un tratto gli fosse germogliato davanti un senso, una linea retta e interminabile, di qualcosa che fino a un attimo prima era frutto di decisioni casuali. Eravamo io e lei la ragione di tutto. Era l’ultimo giorno della nostra estate.
Carlotta ha una famiglia normale, Emma, invece, una famiglia che si distingue per estrosità. I genitori di Emma, infatti, sono due musicisti folck, vivono in una grande e bella villa, piena di effetti stroboscopici e di luci intermittenti:
I genitori di Emma erano cantanti di musica folck. Si chiamavano Lovely Welch. Non badavano molto alla frequenza scolastica: la cultura non la offrivano i libri imparati a memoria, la condotta impeccabile e i test universitari, bensì i rapporti umani. Viaggiare, sperimentare coi propri occhi, questo contava per loro. Il padre era di Belfast, mentre la madre, Azzurra, una ragazza italiana che voleva dimenticare di esserlo. Nata in provincia di Foggia, figlia di contadini, non aveva esitato a prendere il cognome del marito.
La loro è una amicizia bella e forte, ma ricca di ombre e di molti non detti. Un giorno la loro esistenza viene stravolta, appunto, dalla conoscenza dell’alieno. Dopo quel giorno Carlotta si sveglia in un letto di ospedale, e nulla per lei sarà come prima.
Ed Emma, invece, sparisce nel nulla. Cosa è veramente accaduto?
Di quegli ultimi giorni di estate mi rimasero impresse poche sbavature di mare, serate con i miei genitori, notti afose e senza luce. Le mosche che ronzavano attorno al mio corpo sudato, le bustine di antidolorifici diluite in un po’d’acqua.
La cicatrice che mi prudeva sotto i capelli.
Le vie dell’esistenza delle due amiche prendono direzioni diverse e lontane. Carlotta non supera mai la paura degli uomini, e si prende cura della madre malata terminale di tumore. Emma, invece, si sposa e ha un figlio Michele. Tutto procede con linearità fino a quando, a soli ventisette anni Emma viene trovata morta, uccisa nel proprio appartamento:
È stato rinvenuto alle sette e quarto di questa mattina, nel bergamasco, il corpo senza vita di una donna di ventisette anni, di nome Emma Welch.
Michele, il figlio, un giorno bussa alla porta di casa di Carlotta e le pone domande scomode e imbarazzanti. Vuole sapere il perché della morte della madre. Vuole aprire vecchie ferite mai rimarginate. Vuole conoscere nel profondo quella madre di cui tuttavia conosce pochissimo. Carlotta sarà disposta a rispondergli, aprendo così il suo cuore? Quelle ferite, attraverso questo lungo processo di flusso di coscienza, si rimargineranno? Oppure tutto è destinato a rimanere com’è? Avvolto nel bozzolo oscuro, ma protettivo? Cosa è veramente accaduto alle due amiche? Perché Emma è stata uccisa e da chi?
L’estate brucia ancora è una lettura potente, a tratti anche violenta, sempre disincantata. Esplora il male, attraverso una attenta e precisa analisi del “prima e del dopo”, con un linguaggio fluido e preciso:
Mi sono detto che forse, a volte, l’incontro con il male è inevitabile. Che in certi casi, forse, è addirittura ereditario. Mi sono chiesto: siamo predestinati al male? (…) Ma io avevo un altro dubbio che galleggiava nella mia testa, al quale lui di certo non aveva pensato. E se il male abitasse già dentro di noi? In attesa che certi eventi gli diano il pretesto per manifestarsi. (…) Parole di resilienza, che avrebbero potuto anche essere scambiate per altro.
Una lettura devastante, nera. È anche la ricostruzione di due esistenze così diverse, eppure così simili. È la ricerca di una verità troppo a lungo taciuta, di una discesa lungo le acque torbide di una violenza senza scopo, senza giustificazione.
Una lettura che induce alla riflessione, ma che affascina per potenza del narrato e dei personaggi, colti nel loro intimo sentire e soffrire.
Un esordio narrativo che colpisce per precisione dei termini e per costruzione di una trama essenziale, ma profonda e sensibile. Consigliato a chi ama gli scavi introspettivi e psicologici, trattati con rara sensibilità. Un libro dalla rara malia da leggere con fascinazione.
L'estate brucia ancora
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Un libro perfetto per...
A chi ama gli scavi introspettivi.
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