L’estate francese
- Autore: Lesley Lokko
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2011
Segreti. Anche i più innocenti fra di noi ne hanno. Molti sono leggeri, impalpabili, e li nascondiamo solo per non provocare reazioni sproporzionate al loro poco peso: quello sguardo di troppo a un collega d’ufficio, quella fantasia che non viene messa in pratica, quella verità inutile che si avrebbe voglia di buttare in faccia a qualcuno, ma ci si rende conto che causerebbe solo danni. Alcuni segreti, però, sono gravi, enormi, addirittura inconfessabili: venendo alla luce, distruggerebbero una vita intera. E allora, spesso chi ne è depositario sceglie il silenzio, basando rapporti, relazioni, in pratica tutta l’esistenza su di una menzogna, e credendo in questo modo di proteggere chi gli sta intorno: in realtà, giusto o sbagliato che sia, in questo modo protegge innanzitutto sé stesso.
Proprio su di un grande segreto è incentrato l’ultimo romanzo di Lesley Lokko ("L’estate francese", Mondadori, 2011), un terribile segreto intorno al quale ne gravitano altri, di gravità di poco minore, che pian piano si insinuano nelle vite delle protagoniste, quasi come se l’attitudine alla menzogna fosse una tradizione da tramandarsi di madre in figlio, o, meglio, di suocera in nuora. Quattro sono le protagoniste di questo romanzo, nel quale lo stile della Lokko diventa sempre più "corale", rivolgendosi come sempre in particolare al pubblico femminile e inserendo nella narrazione scenari totalmente lontani fra di loro nello spazio e nella mentalità. Elemento, quest’ultimo, che però stavolta va lentamente scemando verso la seconda parte del libro, incentrata essenzialmente sulla vita familiare nelle dimore dei Keeler e dei loro figli.
Diana Keeler, lo dice il riassunto in copertina, è una neosuocera che ritiene le sue tre nuore assolutamente inadeguate ai suoi figli. Sbaglieremmo, però, a pensare alla classica "suocera-strega" sempre pronta ad architettare ogni bassezza pur di nuocere alle consorti dei figli. Diana è piuttosto il tipo che disapprova in silenzio e, nel contempo, cerca ogni volta di riprovare e di offrire una certa disponibilità. Forse questo atteggiamento ha una causa ben precisa, un enorme senso di colpa...
Sbaglieremmo anche a immaginare nelle nuore tre arrampicatrici sociali: sono donne sincere ma fragili. Niela, fuggita prima dalla Somalia e poi dalla sua stessa famiglia, non ha raccontato neppure al marito Josh di essere stata vittima di un matrimonio combinato e di non avere mai divorziato. Maddy è un’eterna aspirante attrice americana, che si trasferisce in Europa per amore di Rafe, ma non riesce ad accettare di essere in preda alla bulimia. Julia, di famiglia modesta, è riuscita a studiare a Oxford, dove ha conosciuto Aaron, e a diventare avvocato: rimarrà a lungo senza niente da nascondere? E da dove nasce l’ostilità degli altri due fratelli per Josh? Dubbi e domande si accavallano, mentre le tre cognate dapprima si detestano cordialmente, poi si girano intorno incuriosite senza però riuscire ad aprirsi veramente l’una con l’altra, sotto lo sguardo perplesso e preoccupato di Diana. Enormi pesi sulle coscienze le opprimono e le soffocano, ma è meglio buttare tutto all’aria per amore di verità o resistere, anche se sulla base di una vergognosa bugia?
Come sempre con la Lokko, personaggi e racconto appassionano. Stavolta, però, l’elemento multiculturale passa abbastanza in secondo piano, e alcune questioni restano in sospeso. Un romanzo leggermente più debole rispetto ai precedenti, ma in ogni caso valido e piacevole.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’estate francese
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Bel romanzo, molto scorrevole ed avvincente, e’ il primo che leggo di questa scrittrice, ma ho gia’ preso anche gli altri. Tempo di lettura:due giorni.