L’estate senza uomini
- Autore: Siri Hustvedt
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2012
Traduzione letterale il titolo che la scrittrice newyorkese Siri Hustvedt ha dato a questo suo breve e intenso romanzo, non si sa quanto autobiografico, ma certamente frutto di uno scavo psicologico di rara profondità, nell’intento di indagare le pulsioni, lo sconcerto, il dramma, la depressione, la malattia, la felicità riconquistata durante un tempo relativamente breve, un’estate trascorsa nel paese d’origine, nel Minnesota, dove vive la madre ultraottantenne.
La protagonista, l’io narrante della storia, docente di letteratura e poetessa, ha subito da poco l’abbandono, lui afferma temporaneo – una Pausa – dell’amato marito Boris, neuroscienziato distratto e padre della loro figlia Daisy, venticinquenne attrice off Broadway.
Dopo un ricovero in clinica psichiatrica la donna decide, anche su consiglio della dottoressa che la cura, di ritrovare le sue radici e di ricercare i pezzi della sua personalità che l’abbandono del marito, irretito da una giovane collaboratrice francese, hanno causato. Insegnerà poesia in un piccolo college privato, vivrà vicino alla struttura per anziani che ospita sua madre e le sue ottuagenarie amiche, sarà vicina di casa di una giovane donna, Lola, mamma di due bambini piccoli che subisce le violenze di un marito inadeguato. Insomma il dramma dell’abbandono man mano si affievolisce di fronte alla varietà di situazioni umane con le quali è costretta a confrontarsi.
Le sette adolescenti che faranno parte della sua classe si rivelano un microcosmo provinciale di invidie, rivalità, gelosie, cattiverie, celate dietro a ragazzine adolescenti dall’aspetto ingenuo e provocante allo stesso tempo, con cui la seria professoressa di poesia dovrà fare inaspettati conti. Il mondo delle anziane, o vecchie, nasconderà uguali e a un tempo diversi drammi esistenziali: la consapevolezza di essere vicine alla fine della vita dà a queste donne una lucidità che precede il definitivo obnubilamento e che sarà per la nostra narratrice una nuova e diversa consapevolezza del significato dell’esistenza. Infine Lola, poco più grande di sua figlia, che nella casa accanto cresce due bambini mentre il marito Pete urla e la abbandona nel marasma di due figli urlanti e nella solitudine affettiva, mettendo in scena una sorta di soap opera di cui si trova inattesa testimone, le offre la possibilità di essere d’aiuto, di contribuire alla soluzione di quel dramma coniugale che sta per compiersi. L’arrivo della figlia Daisy, che ha cercato di ricomporre il matrimonio dei genitori e che forse ha ottenuto i suoi obiettivi, conclude la lunga estate terapeutica della poetessa-filosofa, che è riuscita a ritrovare se stessa, un ruolo attivo, un marito perduto, nuove giovani amiche, una madre trascurata per troppo tempo e una figlia bella e amata.
Quella che la Hustvedt ci racconta è una storia emblematica e simbolica, piena di poesie, citazioni, piccoli disegni, digressioni, esperimenti letterari, lezioni di tecnica poetica, ricami, letture condivise di Jane Austen, ricordi di giovinezza. Un libro ricco, colmo di suggestioni, scritto con grande perizia e grande capacità di coinvolgimento, che consiglio a madri, figlie, sorelle, mariti: ognuno ci troverà un pezzo della propria esperienza di vita e delle proprie contraddizioni.
L'estate senza uomini
Amazon.it: 9,02 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’estate senza uomini
Lascia il tuo commento