L’età dell’oro
- Autore: Gore Vidal
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2017
“L’età dell’oro” (Fazi, 2017) è un romanzo dello scrittore statunitense Gore Vidal, l’ultimo del ciclo Narratives of Empire che rappresenta in sette romanzi la storia degli Stati Uniti dalla Guerra d’Indipendenza sino a metà degli anni Cinquanta. È un arazzo vivace della vita culturale e politica americana dal 1939 al 1954, degli anni che videro l’America coinvolta nella Seconda Guerra Mondiale e nella Guerra fredda.
Con “L’età dell’oro” Gore Vidal completa la storia dei Sanford, i discendenti di Aaron Burr, dei loro amici, delle loro amanti e di tutti gli eventi in cui sono coinvolti. Caroline e Blaise Sanford, fratello e sorella, sono editori di due giornali americani concorrenti. Caroline è anche una nota attrice. Il fratello Blaise ha invece appena passato il testimone al figlio Peter, giovane rampante, di The America Idea. Peter è innamorato di Diana, la figlia del vecchio senatore Burden Day. Il guaio è che Diana è innamorata di Clay Overbury, il braccio destro senza scrupoli del senatore Day, e Overbury a sua volta sta dietro l’affascinante sorella di Peter, Enid.
Raccontato in questo modo il romanzo conclusivo della saga dei Sanford sembra una noiosa soap opera. Di fatto non è così.
Gore Vidal descrive, analizza, denuncia la lobby che si è formata in nome dell’Impero americano e che ha imposto il proprio potere al resto del mondo, senza che la maggior parte del popolo americano lo volesse. Gli ignari americani sperimentano in prima persona le manovre di Franklin Delano Roosevelt che porta una nazione riluttante a partecipare alla seconda guerra mondiale, e, in seguito, le azioni di Harry Truman che spingono la nazione ad una lotta decennale contro il comunismo.
Gore Vidal porta alla luce le “verità sporche” delle azioni dei potenti, concentrandosi sull’economia, la politica e gli interessi della classe capitalista americana e dell’élite al potere.
Attraverso la ricostruzione critica del contesto storico del periodo prima, durante e dopo la guerra, l’autore riesce a spiegare il coinvolgimento di Washington nel conflitto più catastrofico della Storia e il risultato che ne segue: l’Imperialismo. Come sottolinea Gore Vidal molti membri della “élite economica, politica e sociale” degli Stati Uniti, così come la leadership della Chiesa cattolica e molte persone di origine italiana e tedesca, ammiravano Mussolini e Hitler. Una parte importante della classe capitalista degli Stati Uniti approvava in particolare l’eliminazione dei partiti comunisti e socialisti e la dissoluzione dei sindacati da parte dello stato nazista.
Il luogo dove sono ambientati gli eventi è, dunque, Washington D.C., ma l’industria cinematografica di Hollywood e i centri culturali di New York hanno un ruolo significativo negli avvenimenti della storia.
Oltre ai due presidenti, i personaggi reali che appaiono nel romanzo di Gore Vidal sono tanti e sono ritratti vividamente: Eleanor Roosevelt, Harry Hopkins, Wendell Willkie, William Randolph Hearst, Dean Acheson, Tennessee Williams, Joseph Alsop, Dawn Powell e Gore Vidal stesso.
Ogni età dell’oro secondo Gore Vidal nasconde dei crimini, in questo caso l’autore sostiene tesi molto scomode soprattutto su Pearl Harbour. Accanto ai fatti storici e ai personaggi realmente vissuti lo scrittore, sceneggiatore e saggista statunitense pone eventi e personaggi completamente inventati che però sono terribilmente verosimili. Questa è la caratteristica principale dei romanzi di Gore Vidal che per portare avanti tesi scomode, che in pochi in America hanno il coraggio di affrontare, costruisce dei romanzi-saggi storici che sono dei veri capolavori. Narratives of Empire è una vera e propria contro-storia dell’America, composta da sette romanzi: “Burr”, “Lincoln”, “Il candidato”, “Impero”, “Hollywood”, “Washington D.C.” e “L’età dell’oro”. La saga narra l’evoluzione degli Stati Uniti da piccolo stato provinciale e culturalmente arretrato a impero globale dominante in ogni ambito, intrecciando sapientemente episodi e personaggi reali, con episodi e personaggi d’invenzione.
Solo Gore Vidal avrebbe potuto darci una visione degli Stati Uniti, in un periodo cruciale della loro e della nostra storia, così penetrante, irriverente, ironica, divertente e al contempo intrisa di senso tragico, scritta con la sua inconfondibile eleganza e il suo consueto acume.
L’eta’ dell’oro
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’età dell’oro
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