L’imperatrice Cixi. La concubina che accompagnò la Cina nella modernità
- Autore: Jung Chang
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: TEA
- Anno di pubblicazione: 2017
Pechino, marzo 1852. Disposte a file, in piedi, e al cospetto dell’imperatore Xianfeng, le adolescenti di etnia mancese o mongola attendevano di essere esaminate. Aveva inizio, infatti, una delle periodiche selezioni nazionali per la scelta delle concubine dell’imperatore cinese. Con un cenno del capo egli decretò la sua preferenza: una sedicenne, graziosa e dalla pelle delicata, di nome Cixi che, nel giro di pochi anni, da concubina diventerà sovrana con il titolo di Imperatrice Vedova Cixi (o Tzu Hsi).
Il libro L’imperatrice Cixi. La concubina che accompagnò la Cina nella modernità della scrittrice Jung Chang (Longanesi, 2015; riedito nel 2017 per TEA) ne racconta proprio la travagliata storia: non solo la sua politica innovativa e volta al progresso, ma anche la sua personalità, i momenti di vita quotidiana, i costumi e le tradizioni che, assieme a una dettagliata descrizione del contesto storico e sociale, offrono un quadro completo di una delle donne più forti e coraggiose della Cina.
L’ascesa al potere - Al momento della scelta, Cixi entrò alla corte dei Qing non come imperatrice ma come concubina di basso rango. La consorte ufficiale e imperatrice della Cina, infatti, era una ragazza di nome Zhen: partita anch’essa come concubina, nel giro di pochi mesi, conquistò la posizione più elevata grazie alla sua personalità e, soprattutto, alla capacità di mantenere l’armonia nell’harem che amministrava, riuscendo a evitare maldicenze e inimicizia tra le consorti.
Ma le sorti di Cixi erano destinate a cambiare quando, il 27 aprile 1856, metterà al mondo il primogenito maschio dell’imperatore: un evento importantissimo per la corte (l’imperatore aveva una sola figlia femmina) che le permise di diventare seconda coniuge, subito dopo Zhen. Entrambe crebbero il figlio con amore e dedizione, senza rivalità o contrasti. Il loro era un legame di stima e affetto tanto che, alla morte improvvisa dell’imperatore avvenuta nel 1861, le due donne ordirono un colpo di stato, scalzando i potenti otto reggenti designati a guidare la Cina. Fu così che, dietro al figlio, l’Imperatrice Vedova Cixi fece il suo ingresso nella scena politica aprendo la strada alla modernizzazione del Paese.
La politica innovativa di Cixi - Il libro spiega come la politica attuata fino ad allora dall’imperatore Xianfeng, e ancora prima dal padre Daoguang, era stata caratterizzata da una chiusura nei confronti dell’Occidente. Un atteggiamento che però non valse a evitare lo scontro militare, ossia la “guerra dell’oppio” che scoppiò tra la Cina e la Gran Bretagna nel 1839. Quando arrivò il suo momento, Cixi attuò una strategia del tutto diversa rispetto ai suoi predecessori: capì che poteva trarre dei vantaggi dal commercio con l’Occidente, indirizzando il Paese verso un’apertura al mondo esterno. Si convinse che fosse possibile, oltre che conveniente, intraprendere relazioni amichevoli con le potenze estere. Lesse e studiò attentamente i lunghi e dettagliati rapporti che riceveva dai suoi funzionari, grazie ai quali imparò e fece proprie le idee e i modi degli occidentali.
Sotto la sua reggenza (dal 1861 al 1908 con due brevi periodi di interruzione), il Celeste Impero conobbe un lungo periodo di pace e, soprattutto, di prosperità grazie anche agli introiti derivanti dalle dogane e dal commercio con l’Occidente.
Dalla biografia, raccontata con un piglio piacevole e ricco di dettagli, emerge una donna affascinante e lungimirante che ha saputo cogliere l’importanza del progresso e di una politica di apertura, avviando l’industrializzazione del Paese. Le trasformazioni attuate furono graduali e allo stesso tempo radicali, senza però perdere di vista le tradizioni e la cultura. L’intento dell’autrice – già conosciuta per il bestseller Cigni selvatici - è stato quello di riabilitare la figura dell’Imperatrice Vedova, considerata spesso “tirannica e brutale” o “incompetente”. In realtà, pur governando sempre nell’ombra, in qualità di reggente, Cixi ha lasciato importanti eredità in diversi aspetti, traghettando la Cina medievale nell’epoca moderna. In conclusione, un libro interessante non solo per gli appassionati della Cina e della sua cultura millenaria ma anche per tutti coloro che intendono conoscere più da vicino la storia di questa straordinaria statista.
L'imperatrice Cixi. La concubina che accompagnò la Cina nella modernità
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