L’infermiera inglese
- Autore: Masolino D’Amico
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Skira
- Anno di pubblicazione: 2015
L’infermiera inglese è il nuovo romanzo breve di Masolino D’Amico nel quale viene rievocata la vita di Florence Nightingale, fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.
Non “un’eroina dolciastra” ma un genio che capì le cose con una generazione in anticipo. Nemmeno tanto simpatica, “una persona dura”, che spostava le montagne in un’epoca in cui le donne contavano meno di niente. Questo fu Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910), chiamata The Lady with the Lamp, la Signora con la lanterna, perché durante la guerra di Crimea era solita aggirarsi per le corsie degli ospedali da campo con una lampada a petrolio. Sulla vita dell’angelo che si soffermava di notte tra i soldati feriti, sono stati girati svariati lungometraggi, anche all’epoca del muto.
Oltre ai film, su questa straordinaria figura di donna sono stati scritti infiniti libri “persino un poema di Longfellow”, dipinti quadri, incisioni, erette statue, composte targhe. Eppure la curiosità sulla Nightingale non si è ancora spenta, soprattutto negli Stati Uniti, di questo era convinta Saffron, la fidanzata inglese dell’americano DeWitt Henry III, la quale nei giorni precedenti le festività natalizie si trovava bloccata in una clinica svizzera a causa di una caduta dagli sci. Perché, dunque, non scrivere un serial su questa leggenda del suo tempo, su quella parte della vita di Florence meno conosciuta? Il solerte fidanzato, un “lungagnone” di un metro e novanta, che era corso a trovare la sua amata, si apprestava a sentire la storia della Nightingale dalla viva voce dell’autoritaria Saffron.
“E ti ricordo che quella donna è campata novant’anni...”.
Florence proveniva da un’agiata famiglia inglese i cui genitori William (“molto alto, molto colto, molto civile”) e Fanny (“molto bella e mondana”) avevano fatto una luna di miele in Italia durata due anni. Qui erano nate le loro figlie, Parthenope nel 1818 a Napoli e Florence nel 1820 a Firenze.
“Non era un nome comune allora e non ci si aspettava che avrebbe lanciato una moda”.
Tranquilla e introspettiva, l’adolescente cresceva scrivendo incessantemente, andando alla ricerca di quello che “doveva” fare, andandoci sempre più vicino, ma incontrando ostacoli sempre maggiori. Florence finalmente a 32 anni, ancora nubile, stanca di quella noiosa vita mondana fatta di viaggi all’estero, ricevimenti e serate all’opera, il 12 agosto 1853, aveva preso servizio come Sovrintendente di un Istituto di Cura per Gentildonne Inferme in Circostanze Disagiate.
“E così come tante altre damine si dilettavano di fare della beneficienza distribuendo viveri o elemosine ai poveri della parrocchia, Florence cominciò a candidarsi volentieri per soccorrere dei bisognosi andando al loro capezzale, anche per giorni di fila”.
Masolino D’Amico, giornalista, scrittore, sceneggiatore e traduttore, attraverso l’improbabile coppia Saffron/DeWitt Henry III, quest’ultimo già protagonista dei romanzi Il giardiniere inglese e Il viaggiatore inglese, delinea il ritratto di Florence Nightingale, che per tutta la vita dovette combattere contro quello che sarebbe stato il suo nemico più implacabile: “la cieca e ostinata resistenza delle gerarchie militari”. Forte dell’esperienza presso l’ospedale militare di Scutari, un sobborgo di Costantinopoli, dove la Nightingale era sbarcata nel novembre del 1854 insieme a 37 infermiere volontarie, lì dove si stava combattendo la guerra di Crimea, per quattro anni, Florence s’impegnò con tutte le sue forze “maniacalmente”, per mandare in porto la fatale riforma dell’organizzazione dell’esercito britannico. Per fare ciò la Nightingale sapendo di non potersi esporre in prima persona, per ottenere quello che riteneva fosse giusto, ricorse a vie traverse.
“La sola cosa che poteva fare era riuscire a trovare degli uomini che facessero quello che non poteva fare lei”.
Florence, indomita e venerata dai soldati feriti, autrice di Notes of Nursing (pagine e pagine sulla necessità di pulizia, aria fresca, igiene e luce negli ospedali), prima donna a ricevere l’Order of Merit, morì novantenne e sulla sua lapide non venne neanche scritto il suo nome per intero ma solo le iniziali:
“F. N. Nata 1820. Morta 1910”.
L'infermiera inglese
Amazon.it: 12,35 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’infermiera inglese
Lascia il tuo commento