L’invisibile Elena Ferrante al Premio Strega 2015? Ecco 3 novità sul regolamento

Elena Ferrante, la scrittrice "invisibile", che ha deciso di mantenere anonima la propria identità, di cui non si conosce nulla, neanche il sesso, è uno dei nomi più affermati nel panorama letterario nazionale ed internazionale, tanto da essere inserita nella lista dei 100 pensatori più influenti del mondo.

Dopo l’esordio con "L’amore molesto", il successo di "I giorni dell’abbandono", l’affermazione arriva con la saga "L’amica geniale", conclusasi da poco con l’uscita del quarto volume "Storia della bambina perduta", che segue, in ordine di uscita, "L’amica geniale", "Storia del nuovo cognome", "Storia di chi fugge e di chi resta".

Un successo straordinario quello dell’amicizia tra Lina e Lenù, che non solo ha reso la Ferrante famosa al di la dell’oceano, ma che sbarcherà sul piccolo schermo in una serie TV sceneggiata da Francesco Piccolo, vincitore del Premio Strega 2014.

Ed è proprio il Premio Strega ad essere terreno di polemica nelle ultime ore, dopo la clamorosa possibilità che Elena Ferrante vi partecipi, nonostante la confusione sulla sua identità.

Le novità del Premio Strega 2015

Il Comitato direttivo del Premio per l’edizione 2015 ha introdotto una serie di novità nei meccanismi di attribuzione del Premio Strega:

• si potranno esprimere le preferenze per tre dei 12 dodici libri in concorso e non più solo per uno. Aumenterà così il numero di preferenze necessarie per arrivare in finale;
• ci sarà spazio per gli autori stranieri che scrivono in italiano;
• verranno tutelati i piccoli e medi editori con la presenza di almeno un libro nella cinquina. Se non sarà compreso almeno un libro di questo segmento del mercato (il 40%) verrà incluso quel libro di piccoli o medi editori che avrà conquistato il maggior numero di voti. In questo caso ci sarà una finale a sei o più candidati.

Il presidente del Comitato Tullio De Mauro ha dichiarato:

"E’ fondamentale continuare a garantire una pluralità di voci e idee, salvaguardando quelle specificità e differenze che costituiscono la ricchezza del mercato editoriale italiano".

Elena Ferrante al Premio Strega 2015?

Oltre a queste novità, la più eclatante sarebbe la partecipazione di una scrittrice (o scrittore?) di dubbia identità, dopo la candidatura di Roberto Saviano e Serena Dandini. Lo scrittore napoletano su Repubblica ha scritto una lettera in cui ha espresso tutta la sua stima alla scrittrice:

"La tua partecipazione romperebbe gli equilibri di un gioco scontato. Questo riconoscimento storico non deve più essere uno scambio di voti e favori”.

Cosa ha risposto la Ferrante? Sempre con una lettera su Repubblica ha accettato la candidatura di Saviano con il quarto volume dell’Amica geniale, "Storia della bambina perduta", per

"’sparigliare le carte’, espressione da tavolo da gioco che mi attrae".

Come si mettono allora le cose? Sandro Ferri, direttore delle edizioni e/o, frena e prende tempo, mentre la polemica è servita da Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2006 con "Caos Calmo", che ha annunciato le proprie dimissioni dagli Amici della Domenica, ovvero il gruppo dei giurati del Premio, se la candidatura di Elena Ferrante venisse formalizzata:

"Se decidi di non esistere, allora non vai allo Strega".

Teoricamente il regolamento del Premio Strega non vieta espressamente di partecipare ad uno scrittore "senza volto".

Sulla sua identità ci sono solo poche indiscrezioni. Chi è veramente Elena Ferrante?

Secondo Dagospia:

"lo sanno anche i sassi che la scrittrice che fa impazzire i letterati di New York è la 62enne traduttrice napoletana Anita Raja, creatrice della collana e/o in cui apparve il primo romanzo della Ferrante stessa, nonché consorte dello scrittore Domenico Starnone".

Mentre Guido Caserza, sul Mattino, ha lanciato la pista di Marcello Frixione, docente di Logica all’università di Salerno e ora a quella di Genova.

Voi che ne pensate dell’eventuale candidatura di Elena Ferrante al Premio Strega 2015? Commentate e diteci la vostra!