L’orecchio di Malco di Pieter Aspe

“Si accesero decine di potenti riflettori, trasformando per magia la notte che andava dissolvendosi in una giornata di sole. L’allucinante realtà divenne ben presto visibile. Le mine avevano fatto quattordici feriti, alcuni dei quali molto gravi, probabilmente non sarebbero sopravvissute a un’evacuazione. Era un caos completo. Versavel se ne stava lì, come un cane bastonato. Così come gli altri, non riusciva a credere ai suoi occhi. Tutte quelle mine antiuomo. Dove diavolo avevano preso quella roba? Bax era sconvolto, ma riuscì a mettere tutti al sicuro nel giro di un’ora. Fu un triste bilancio. Il breve assalto era costato la vita a cinque persone e causato nove feriti, di cui tre versavano ancora in pericolo di vita. Ecco come un’operazione di routine poteva degenerare in un incubo. Bax, nel frattempo, si era messo in contatto con il ministro degli Affari interni e aveva riferito gli eventi. La gente comune apprese la notizia un’ora dopo attraverso i media”.

La serie che ha come protagonista l’ispettore Pieter Van In, un burbero dal cuore tenero e una passione smodata per la birra Duvel, si arricchisce di un altro capitolo, il trentacinquesimo, “L’orecchio di Malco” (Fazi editore, 2017). L’ultimo romanzo del giallista belga, Pieter Aspe, pseudonimo di Pierre Aspelsag, ha già scalato le vette delle classifiche dei bestsellers di genere in decine di Paesi, dove ha venduto oltre tre milioni di copie.
L’orecchio di Malco, da cui il titolo, è una setta di irredentisti cattolici ben introdotti nel mondo dell’alta finanza e della politica. Il loro intento è eliminare con ogni mezzo possibile, compreso l’omicidio e l’eccidio, la corruzione nel mondo e stabilire un governo teocratico.

Il romanzo inizia con l’ispettore Van In impegnato a capire cosa ci facesse una giovane donna parigina, Berthe Courriere, nuda nel giardino pubblico Pastor Van Haeckeplantsoen. La donna non ricorda nulla. Ad aiutare l’ispettore nelle sue ricerche il suo assistente di sempre, il perspicace Versavel. Questo incidente a un primo sguardo innocente è seguito dall’omicidio di un noto cantante pedofilo. I due eventi sembrano non avere nulla in comune ma segnano l’inizio di una serie di sanguinosi attentati che sconvolgono il paese. In poco tempo Van In e Versavel si ritrovano a seguire le tracce di una setta cattolica integralista, l’orecchio di Malco.
Il gruppo, infatti, per combattere le tentazioni sessuali ed eliminare ogni tipo di corruzione, inizia una serie di attentati terroristici che partono dalle discoteche di Bruges ma che presto coinvolgono tutto il Belgio.
La somiglianza di quanto accaduto nel mondo reale, gli attacchi terroristici a Bruxelles, è nel romanzo di Pieter Aspe - scritto di fatto prima degli attentati -, impressionante. Il nuovo noir di Aspe si rivela così non solo tragicamente profetico ma anche romanzo-denuncia di ogni tipo di fanatismo religioso. La situazione per Van In sembra senza via d’uscita quando la stessa Hannelore Martens, sua moglie e sostituto procuratore, viene rapita dai membri della setta. La caparbietà, l’intuito, ancora una volta, la capacità, saranno dalla parte del commissario più amato in Belgio.

Un romanzo che conferma la grandezza stilistica di Pieter Aspe ritenuto uno dei più appassionati scrittori di gialli della nuova generazione. Definito come un “romanzo controverso e provocatorio” “L’orecchio di Malco” è un libro mozzafiato, una storia giocata sul paradosso, attuale, con tutte le caratteristiche di un giallo ma anche di un’indagine sociale.