L’ultima estate di Renzo Barbieri

Gian Carlo Argenti, inafferrabile e implacabile playboy che miete “vittime” navigando sul suo “Vagamondo”, se vuole una donna, sa come prendersela. Bionde, brune, rosse…
Ogni cuore che ha colpito col suo fascino è capitolato ai suoi piedi con un sorriso, ogni notte era unica e ogni mattina era grigia e vuota, il suo lato del letto abbandonato e lei che si svegliava con un sorriso, andandosene poi con la coda tra le gambe. E, magari, un regalino d’addio…
Nessuna ha mai resistito al fascino del playboy Argenti. Nessuna eccetto Meryl.
Descrivere la sua bellezza? Non basterebbe questa recensione e nemmeno un libro intero, ve lo posso assicurare..
Meryl è il sogno proibito che ognuno di noi porta nel cuore e nella carne, è passione e lussuria, è un vento caldo che trascina tutti alla deriva.
Una donna di mondo, un vulcano in perenne attività che scalda e brucia al tempo stesso. E sarà un calore che nessuno ripudierà…Tanti uomini hanno goduto delle sue grazie, e non sempre ricordano con piacere le avventure trascorse con lei…
Eppure Gian Carlo non vuole rinunciare a quest’ultima conquista.
Capricci del cuore di un bambino che scalpita nel corpo di un adulto? Forse. O forse soltanto la risposta che cerca da tempo…
Renzo Barbieri prende erotismo, amore e sfarzo e miscela tutto con abilità impeccabile.
Il risultato? Un cocktail colorato e amaro, un dolce ricoperto di panna che sta ammuffendo all’interno, una vicenda che risplenderà fino all’epilogo finale, il più luminoso di tutti.
“L’ultima estate” (Bompiani, 1989) è un romanzo breve o un racconto lungo, definitelo come volete, un concentrato di emozioni che vi lascerà a bocca aperta, questa la nomenclatura perfetta.