L’ultimo treno per Istanbul
- Autore: Ayse Kulin
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2015
“L’ultimo treno per Istanbul” (Newton Compton 2015, titolo originale Last Train to Istanbul, traduzione di Luca di Maio) di Ayşe Kulin, è il primo libro dell’autrice edito in Italia, produttrice cinematografica e televisiva nata nel 1941, una delle scrittrici turche più amate in patria, i cui libri, bestseller internazionali, hanno venduto in Turchia più di dieci milioni di copie.
Ankara, Turchia 1941. L’Europa era in guerra da circa due anni e la Turchia, pur sotto pressione, manteneva la sua posizione di neutralità. Infatti la nazione si trovava tra l’incudine e il martello: la Gran Bretagna spingeva affinché diventasse sua alleata, mentre la Germania mostrava un atteggiamento minatorio, entrambe le parti avevano delle aspettative sul governo turco.
“La guerra era come un incendio in un bosco che si propagava in tutte le direzioni”
Gli uomini della diplomazia turca lavoravano alacremente per cercare di trovare un’intesa che potesse evitare il peggio. Sabiha, giovane donna dagli occhi verdi, stava tornando a casa ma l’inebriante profumo di glicine e lillà non la distoglieva dall’umore cupo. La donna pensava al marito Macit, funzionario al Ministero degli Esteri, sempre preso dal suo lavoro e alla figlia Hulya di nove anni alla quale non era capace di dare attenzioni. L’inquieta e sensibile Sabiha, giunta nella sua abitazione, aveva trovato una lettera di Selva, la sua affascinante sorella minore. Da alcuni anni Selva viveva a Marsiglia con il marito Rafo e il piccolo Fazil. Sabiha era in forte ansia, perché Rafo era di religione ebraica e in Francia, in seguito all’occupazione
“i tedeschi rendevano un inferno la vita degli ebrei ”
Erano lontani i giorni spensierati che avevano visto le due sorelle provenienti da un’ottima famiglia, trascorrere gli inverni nella loro villa di Istanbul e le estati nella residenza sul mare. Selva e Sabiha avevano frequentato esclusivamente scuole straniere e parlavano fluentemente inglese e francese. Selva, di religione musulmana, in seguito al suo matrimonio con Rafo, appartenente a un’antica famiglia di medici di corte, era stata ripudiata dal padre. I giovani sposi si erano diretti in Francia e, seppur innamorata del marito, Selva sentiva molto la mancanza dei suoi cari. Nel 1942 i diplomatici turchi stavano cercando di radunare tutti gli ebrei di Parigi che avevano salvato dai campi di lavoro, per mandarli con il treno a Istanbul. Il governo turco avrebbe noleggiato una carrozza e l’avrebbe attaccata a uno dei treni, partenza da Parigi, diretti a Edirne, vicino al confine con la Grecia e la Bulgaria.
La Resistenza francese voleva che anche gli ebrei non di nazionalità turca viaggiassero sul treno verso la libertà e il futuro. Il piano si era messo in moto, i passeggeri avrebbero intrapreso il viaggio più lungo e difficile della loro vita. Occorreva avere il passaporto turco “ultimamente il più ricercato”.
Monsignor Angelo Roncalli, il rappresentante della Santa Sede a Istanbul, “mi ha spedito alcuni certificati di battesimo falsi”. Ayse Kulin, nelle ultime pagine dell’avvincente libro, avverte i lettori che “L’ultimo treno per Istanbul” si basa
“sulle esperienze riportate da diversi diplomatici turchi che erano stati assegnati in Europa durante la II Guerra Mondiale. Sono presenti anche le esperienze riportate da un giovane turco membro della Resistenza francese”
All’autrice il merito di aver raccontato, con molta cura e abilità, un episodio storico finora poco noto. Pochi coraggiosi diplomatici turchi condussero una temeraria battaglia per salvare degli innocenti dal giogo nazista in nome della civiltà e della fratellanza, perché
“l’urgenza della guerra non deve farci dimenticare la nostra umanità”
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