L’umiliazione dei Northmore
- Autore: Henry James
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2017
“L’umiliazione dei Northmore” (Elliot, 2017, titolo originale The Abasement of the Northmores, traduzione di Enzo Giachino) è un racconto dello scrittore e critico letterario statunitense, naturalizzato inglese, Henry James (New York, 15 aprile 1843 - Londra, 28 febbraio 1916), pubblicato nel 1900.
Warren Hope e Lord John Northmore avevano cominciato insieme, dopo l’università spalla a spalla con lo stesso bagaglio di preparazione, ambizioni e possibilità. I due amici avevano iniziato dallo stesso punto, e con le stesse aspirazioni, solo che avevano cercato di realizzarle in modo diverso. Se Lord John Northmore aveva operato in modo pratico conseguendo ciò che voleva, Warren Hope uomo intelligente e lavoratore indefesso, non era riuscito a raggiungere gli stessi traguardi. Ora Northmore era morto e, mentre Warren si trovava alle esequie del gentiluomo, sua moglie ripensava al legame e ai segreti che avevano avuto loro tre soli.
“La signora Hope riviveva il passato, lo faceva sfilare nella memoria, lo stringeva tutto in pugno”.
Era stato John Northmore che l’aveva conosciuta per primo, e che avesse voluto sposarla lo testimoniava il grosso pacchetto delle sue lettere amorose. Era stato il nobile che le aveva presentato Warren Hope, casualmente,
“perché in quel tempo vivevano insieme, e lui non avrebbe potuto fare altrimenti”.
Questa era l’unica cosa che John Northmore avesse mai fatto per loro, farli incontrare. Sei mesi dopo la donna aveva accettato come sposo Warren, perché aveva creduto nel suo futuro. Warren era tornato dal funerale di John con un forte raffreddore. Dopo una settimana il raffreddore era sfociato in polmonite, dopo dieci giorni Hope moriva, si era arreso alla malattia, era stato accomodante anche questa volta. Da morto a Warren Hope era stato riservato un trattamento simile a quello riservato a una celebrità di secondo piano. In economia, in alta politica, nella filosofia della storia Hope era stato
“uno splendido e ignoto genio”.
Mrs Hope intenzionata a conferire gloria postuma al marito, aveva rovistato nei cassetti del defunto consorte richiedendo un parere a due o tre amici sugli scritti di Warren. I pareri erano stati piuttosto tiepidi, per non dire freddi, e gli editori, soprattutto quello che aveva pubblicato i suoi tre o quattro volumi importanti, avevano mostrato una totale assenza di interesse per una raccolta degli scritti postumi di Warren Hope. Quando Mrs Hope ricevette “una letterina” da Lady Northmore che la informava del suo desiderio di raccogliere e pubblicare le lettere di Sua Eccellenza, “così numerose e interessanti”, invitando Mrs Hope a essere così gentile da voler offrire quelle che erano state indirizzate a suo marito, la vedova aveva compreso che era arrivato il momento di vendicarsi.
Acuto psicologo, superbo scrittore, creatore di personaggi straordinari, in questo racconto Henry James dimostra ancora una volta di essere un fine maestro di indagine psicologica.
“Era una donna coscienziosa e spinse la sua indagine fino in fondo; a questo punto uno dei tavoli gemeva sotto il peso delle sue ricerche”.
L’umiliazione dei Northmore
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