L’uomo che cade
- Autore: Don DeLillo
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2008
Come si può dimenticare l’11 settembre 2001? In quei pochi secondi il mondo cambiò, una nazione fu ferita, il pianeta ebbe paura. Tanto è stato scritto, tanto è stato detto, i testimoni sono stati ascoltati, intervistati, tormentati fino allo spasimo, ma mai un autore si era spinto a farne un romanzo (ed è encomiabile visto il silenzio che di solito i romanzieri oppongono agli atti di terrorismo).
Il romanzo, "L’uomo che cade" di Don DeLillo, è molto breve, ma l’autore sa essere efficace nella descrizione dei personaggi e negli ambienti. In questo testo sono narrate le vicende di alcune persone prima, durante e dopo la sciagura.
DeLillo utilizza un punto di vista insolito per il suo scritto: quello dei bambini. I bambini dopo aver sentito parlare dell’attentato alle Torri gemelle inventano un essere (avvicinandosi inconsapevolmente alla realtà), che è la causa di tutto. Accanto ai fanciulli ci sono gli adulti con le loro frustrazioni, storditi da una tragedia così immane.
Nel testo ci sono molti flashback, che ci parlano di una normalità che non esiste più e che viene rimpianta, ma, sembra dire l’autore, la vita ricomincia. Nonostante tutto non è la fine, le persone mangiano, bevono, respirano, sono più forti dell’odio.
Don DeLillo è un autore di punta del panorama letterario americano, che ha un passato da giornalista che viene fuori dai tratti dei personaggi. Il finale non lo posso raccontare, ma in effetti non è poi così chiaro, sta al lettore interpretarlo.
Lettura consigliatissima.
L'uomo che cade
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