L’uomo che veniva da Messina
- Autore: Silvana La Spina
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2015
“L’uomo che veniva da Messina” (Giunti, 2015) di Silvana La Spina è la storia del grande pittore siciliano Antonello da Messina.
Romanzo storico, romanzo d’arte, è di fatto un ritratto raccontato a ritroso di un uomo che, in preda al delirio in punto di morte, invoca il suo Maestro Colantonio e gli racconta la sua vita: l’infanzia fatta di primavere dolci come frutta sciroppata, inverni gelidi, estati caldissime passate sulle banchine del porto in attesa del ritorno del nonno; gli incontri con i grandi artisti dell’epoca come Giovanni Bellini, Piero della Francesca o lo stesso Colantonio, i viaggi a Palermo, Napoli, Roma, Arezzo, Venezia e Bruges dove conosce il grande amore e impara i segreti della pittura a olio; le avventure e le disavventure, l’amore per Venera e per Griet, ma soprattutto la sua ossessione per la pittura a olio.
Antonello è un uomo ormai alla fine della sua vita, è famoso in tutto il mondo, eppure la sua città natale non gli rende nessun omaggio e la famiglia di origine si rivela meschina e sanguisuga.
Il ritratto di Antonello da Messina che ci propone Silvana La Spina non è solo quello del grande artista ma, specialmente, quello di un uomo solo, personaggio del suo tempo, curioso di imparare nuove tecniche pittoriche e di confrontarsi con altri artisti; coraggioso a tal punto da essere in forte contrasto con la sua famiglia e lasciare Messina per scoprire nuovi mondi e fare nuove esperienze.
Attraverso la vita del grande pittore messinese l’autrice ci narra anche una Napoli dominata dai cortigiani, come il Panormita e la bella Lucrezia, di Roma dei cardinali cialtroni e delle puttane, Mantova governata dal Mantegna, Venezia che gli darà fama e gloria, del Regno di Sicilia dei viceré ma anche l’amicizia con Vincenzo Bellini, la storia appassionante con Grieg e la ricerca ossessiva di imparare la tecnica della pittura a olio.
Romanzo di grande impatto emotivo, scritto con il cuore in uno stile accurato, “L’uomo che veniva da Messina” ha la sua genesi in un racconto del 1992 “Trionfo della morte”, che fa parte della raccolta “Scirocco” e prende il nome da un affresco conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo, uno dei migliori dipinti su questo tema e che più rappresenta la stagione "internazionale" in Sicilia durante i regni di Ferdinando I (1412) e di Alfonso d’Aragona di cui non si conosce l’autore e viene datato al 1446, periodo in cui Antonello da Messina si trovava a Palermo e, dove, sicuramente, ha conosciuto l’anonimo pittore.
L'uomo che veniva da Messina
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