L’uomo senza riposo. Oltre le manipolazioni del pensiero unico di Lucrezia Lombardo

Lucrezia Lombardo confeziona un pamphlet dal titolo L’uomo senza riposo. Oltre le manipolazioni del pensiero unico (Edizioni GFE, 2024, prefazione di Gianluca Ferrara), coraggioso e che fa piena luce sul nostro neoliberismo.

Non da oggi la Lombardo trova che gli essere umani sono guidati da uomini miliardari, in dollari, che sono seduti su sedie d’oro, a discapito di disoccupati, anziani, disabili, bambini e la quantità notevole di persone che sono diventate labili psicologicamente per colpa delle pandemie, dei rincari dei prezzi, medicine e bollette incluse, dell’indifferenza dei parenti e vicini. Nel susseguirsi dei capitoli, la Lombardo è arrivata alla conclusione che siamo diventati poveri di spirito e di tasca non solo per il capitalismo imperante, ma torna alle origini del Cristianesimo, nel Vangelo secondo Giovanni che recita: “Quid est veritas?”, frase che disse Pilato quando interrogò il Cristo.

I Vangeli tuttora hanno una forza e una determinazione che saggi di sociologia e di scienze umane non hanno. La studiosa scrive coraggiosamente che non abbiamo fatto tesoro della verità evangelica, arrivando dopo secoli a un uomo disincarnato, debole, che si lascia manovrare da forme politiche che non hanno altro fine che perpetuarsi "in eterno"
A parte la salute pubblica, il saggio è diviso in capitoli, e spesso troverete la parola "kratoscienza" , ovvero la forza potente e pervasiva di pochi uomini e donne che ci vogliono tenere in silenzio per non svelare la terribile verità: che nemmeno il due per cento di individui ha in pugno le sorti di milioni di persone, che non hanno nulla.
Ma c’è qualcosa di apocalittico nella Lombardo, la convinzione che forse non siamo più in grado di cambiare e ce ne andiamo in giro con la consapevolezza che è meglio poco che niente. Abbiamo barattato due foto in un social, alla faccia della privacy, che non è una barzelletta se stiamo sempre lì a digitare accetto e chiudo e continuo. Ci siamo arresi alla "digitalizzazione" della nostre esistenze. Il bio capitalismo prende sulla nostra pelle quelle informazioni e quei dati che possono ancora essere utili, il resto finisce in archivi che mai nessuno ritirerà per noi.

D’altra parte l’autrice ci mette in un angolo, quando scrive:

Si rilevano adesso impalcature ideologiche e naturalistiche, prodotte da una comune matrice positivistica e frutto di quella comune matrice positivistica e frutto di quella concezione riduzionistica, che intende la vita in modo meccanico, per cui i corpi altro non sarebbero che organismi sezionali e biologicamente riprogrammabili.

Chi scrive ha scientemente preso un piccolo estratto del saggio per dire che, in questo caso e in altri, sembra un libro difficile da leggere, ma non è così. L’analisi di Lucrezia Lombardo si amplia e inizia a scrivere nomi di precedenti studiosi che hanno avuto un effetto "benefico", in primis Simone Weil. L’uomo senza riposo. Oltre le manipolazioni del pensiero unico è un saggio che ci lascia sconcertati e avviliti, ma più consapevoli e coraggiosi. Per ora il coraggio è alzarsi dalla sedia, in verità.