La capobanda
- Autore: Cinzia Tani
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Nel suo ultimo romanzo La capobanda (Liscianilibri, 2019), Cinzia Tani presenta le vicissitudini di alcuni giovani liceali, tra gli innamoramenti e le condizioni di famiglie in crisi distrutte o fatiscenti che non offrono sostegno ai ragazzi, ma terreno fertile per le loro difficoltà, a cui spesso si aggiungono anche quelle dei genitori.
Cinzia Tani, scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice radiotelevisiva, Cavaliere della Repubblica per meriti culturali, ha già tenuto una rubrica televisiva sui disturbi d’ansia e in questo romanzo presenta una serie di patologie quali l’acluofobia (paura del buio), l’ataxofobia (paura del disordine e di ciò che non è simmetrico), la clinofobia (paura di non risvegliarsi), la fonofobia (paura dei rumori forti), l’agorafobia (paura degli spazi affollati), la rupofobia (paura dello sporco) e la glossofobia (paura di parlare in pubblico). Da abile divulgatrice, presenta questi disturbi però dal loro lato umano, dando al quadro clinico un nome e un cognome con un’identità e dei sentimenti di giovani adolescenti: Clarissa, Alessia, Luca, Marco, Flora, Ginevra, Diletta.
Alessia viene bullizzata perché riesce a scuola e ha un punto debole: la paura del buio.
A undici anni Clarissa è rimasta sei ore chiusa in un ascensore buio e la sua vita è cambiata. La notte deve tenere una lucetta accesa sul comodino, non accetta più inviti a dormire dalle amiche per non dover confessare il suo problema, non partecipa neanche alle gite scolastiche (…)
Brava in tutte le materie, impegnata nel volontariato, pronta ad aiutare chi è in difficoltà, perfino a passare i compiti. Cosa dire di lei? Appunto, che è perfetta… se non fosse per quel piccolo problema che cerca di tenere nascosto.
Non lo sa nessuno, a parte i genitori, la psicologa da cui è stata in cura per un periodo e Ginevra, la sua migliore amica. Eppure… non è facile mantenere a lungo un segreto.
Da brava ragazza sopporta le angherie, consapevole di non esserne l’unica vittima nella sua scuola. Ma quando conosce Alex (recluso in casa per il suo Hikikomori), diciassettenne studente telematico in psicologia, che le fa da mentore suggerendo strategie per contrastare le sue fobie, decide di ribellarsi e costituisce un’alleanza terapeutica con gli altri compagni in analoga condizione di vittime delle proprie ansie costituendo una “banda” che non viene mai definita gruppo di mutuo soccorso, ma che ne ha tutta l’impressione. E così Alex e Clarissa, in funzione di coach, suggeriscono e aiutano e allenano un compagno dopo l’altro ad affrontare le proprie paure, con tecniche confrontative appropriate, al fine di trovare una nuova forza proprio dalle paure che li rendono fragili.
Clarissa sta dedicando molto del suo tempo ad aiutare gli amici, è lei che propone le soluzioni al loro problema ed è sempre lei che assiste agli esercizi. Ma la fatica non la spaventa, visti i risultati che ha ottenuto con la propria fobia, sente di avere una specie di missione da compiere.
Il superamento dell’evitamento legato alla paura delle proprie paure aumenta la sicurezza interiore dei ragazzi che insieme costituiscono una banda capace di sostenersi vicendevolmente e di correre in soccorso anche dei grandi che si dimostrano, nella loro fragilità, non sempre veramente in grado di fare i genitori e, a volte, nemmeno di occuparsi di loro stessi.
Ma i ragazzi non perdono nemmeno l’occasione per vendicarsi dei bulli che, a volte, si redimono, mostrando che, forse, anche loro, o perlomeno alcuni di loro, sono dei ragazzi in difficoltà col proprio mondo.
Cinzia Tani con La capobanda ci permette di entrare in punta di piedi nel mondo di ragazzi con disturbi d’ansia, senza pietismi, evidenziando la loro umanità e suggerendo una tecnica psicoterapica rispettosa delle persone che vengono aiutate a superare le proprie fragilità trasformandole in punti di forza, aiutandoli a prendere in mano la propria vita valorizzando così i ragazzi invece di sminuirli e patologizzarli con l’etichetta di pazienti, di malati. Tra la peer education e il mutuo soccorso, l’autrice ci presenta con naturalezza e discrezione la desensibilizzazione progressiva, che è una delle tecniche principali nel trattamento dei disturbi d’ansia.
la capobanda
Amazon.it: 8,46 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Un libro perfetto per...
per ragazzi adolescenti e per i loro genitori; anche per quelli che non soffrono o non sanno di soffrire di disturbi d’ansia.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La capobanda
Lascia il tuo commento