Papa Innocenzo III (1160 - 1216) insieme a Bonifacio VIII è uno dei massimi sostenitori della teocrazia. Nel pieno della lotta delle investiture, chiarire il rapporto tra potere spirituale e potere temporale è un argomento di attualità delicatissimo e spinoso.
A questo proposito Innocenzo III mette a punto la cosiddetta "Dottrina delle due Spade". Una dottrina politica formulata in origine nel V secolo d.C. da papa Gelasio in relazione al cesaropapismo dell’imperatore bizantino.
Qual è il senso della Dottrina delle due Spade?
Le due spade rappresentano il potere temporale e il potere spirituale. Il medioevo, per motivi estranei a questo intervento, ragiona e spiega per simboli, come dimostra la Divina Commedia; anche se le culture di ogni epoca hanno espresso i loro valori con una simbologia specifica.
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Perché la Divina Commedia si intitola così?
La nostra contemporaneità non fa eccezione.
Questo è il senso della Dottrina delle due Spade di papa Innocenzo III:
- I sovrani devono ricevere dal papa la legittimazione del loro potere temporale.
- Il potere temporale, infatti, è inferiore a quello spirituale.
- Il che significa che il papa può intervenire in ogni campo, come suggerito dall’immagine delle due spade: entrambe spettano al pontefice che ne concede una all’imperatore, nel momento in cui ne legittima il potere temporale.
Il rapporto tra papato e impero è spiegato anche da un’altra immagine suggestiva:
"Come la luna riceve la sua luce dal sole e per tale ragione è ad esso inferiore, così il potere regio deriva lo splendore della propria dignità dall’autorità papale".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La Dottrina delle due Spade: cosa significa?
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