La Ling Gao Gang di Carlo Callegari

La Ling Gao Gang (LINEA, 2020) di Carlo Callegari è un giallo molto particolare, in cui gli investigatori sono quattro amici che lavorano a distanza per la Digital Investigation, in realtà un’agenzia di marketing.
Per risolvere l’enigma del furto di merce ai danni di una piattaforma di e-commerce mondiale, l’italiano Carlo Verdi raduna a casa sua a Venezia i colleghi: Lars Olaffson, che arriva dalla Norvegia, Poppe Vaideanu dalla Romania e Ling Gao da Hong Kong.
Il quartetto segue le tracce della merce rubata in un viaggio che toccando Monaco di Baviera li porterà a Montecarlo e Barcellona e poi in Senegal, a Dakar.

Un aiuto notevole nelle indagini verrà dalle abilità dei protagonisti nell’uso della tecnologia, in modi non sempre leciti. Gli ostacoli invece sono dovuti in primo luogo ai loro handicap. Ling Gao, solo seduta, si riferisce agli amici apostrofandoli con le loro disabilità: pazzo, muto, cieco. L’agorafobia di Carlo è il primo impedimento da superare per iniziare l’avventura.
Con molta ironia e semplicità i quattro amici riescono a superare tutte le difficoltà, del caso su cui stanno investigando e delle loro condizioni, grazie soprattutto alla forza di Ling Gao, il capo del gruppo, le cui parole sono spesso dissacranti. Nel suo simpatico italiano senza articoli e con i verbi non coniugati Ling Gao difende la disabilità propria e dei compagni da chi la tiene a distanza o la deride.

Il direttore di sala si fece viola.
“Ehm, disabili” quasi sussurrò.
“Tu intende handicappati?” chiese lei fissandolo negli occhi. “Mica brutta parola da dire. Può dire forte. Noi no contagiosi.”

“[…] Adesso però avere problema più grosso” disse.
“Più grosso di questo?” chiesi. “E quale sarebbe?”
“Persone tavolo vicino. Prende in giro perché noi handicappati” mi rispose seria. “Tu no gira.” […] “Voi voglia di rompere qualche testa?”

In appendice al libro un glossario dei termini della cultura digitale utilizzati nel romanzo, dal customer journey, al dark web, alla voice technology. Il romanzo infatti è il primo della collana Digital Investigation, ideata dall’agenzia di comunicazione site By site in collaborazione con l’associazione culturale Sugarpulp e LINEA edizioni, per promuovere la diffusione di concetti legati al digitale e al marketing.

Carlo Callegari ha pubblicato per Fanucci la trilogia La banda dei tre (2013), diventato un film per la regia di Francesco Dominedò, Il ritorno dei tre (2014) e Vacanze a Cortina. La banda dei tre (2020), il cui protagonista, l’agente della Narcotici Claudio Bambola, era apparso in precedenza nell’ebook Che Dio ti aiuti, Bambola! (LA CASE books, 2011).