La Stanza Rossa e altre storie di fantasmi di Lucy Maud Montgomery

Premetto che da fan di Lucy Maud Montgomery non potevo lasciarmi sfuggire questa uscita edita dalla casa editrice Caravaggio (un editore che non conoscevo) che ho visto per caso su Instagram lo scorso mese.

Il libro La Stanza Rossa e altre storie di fantasmi raccoglie sei ghost stories o meglio racconti con elementi soprannaturali che l’autrice ha scritto, se non ho letto male nell’introduzione, prima del suo capolavoro Anna dai capelli rossi (Anne of Green Gables). Ma la cosa interessante è che il curatore (Enrico De Luca) è lo stesso di Anne di Tetti Verdi e Anne di Avonlea, quelle due edizioni italiane commentate delle quali vi ho parlato e che ho apprezzato molto.
In sintesi il libro La Stanza Rossa e altre storie di fantasmi si legge in una sera, perché lo stile è semplice e le storie non troppo lunghe, tranne la prima che risulta più corposa. Certo se ci aspettiamo di leggere racconti del terrore come quelli scritti da altri autori specializzati nel genere potremmo rimanere abbastanza delusi, però è curioso vedere come anche Lucy Maud Montgomery si sia cimentata in questo genere con una grazia e una delicatezza tipiche del suo stile.

A me personalmente di questo libro pubblicato a ottobre 2019 da Caravaggio Editore è piaciuto tutto, dalla copertina alla grafica interna alle illustrazioni alla traduzione e alle note, ma come detto all’inizio sono una fan dell’autrice canadese e credo di voler leggere ogni cosa da lei scritta, mi piacerebbe molto leggere tradotti in italiano anche gli altri racconti da lei scritti.
Comunque i due racconti che ho gradito di più della raccolta La Stanza Rossa e altre storie di fantasmi sono La festa a Smoky Island e Il fantasma dai Brixley, ma ho apprezzato anche La Stanza Rossa.