La Torre di Ruin
- Autore: Simon Toyne
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2015
“Profezie, sabotaggi, i Sancti sgominati: il mondo è perduto?”
“L’umanità non deve guardare oltre” è il messaggio che si legge sullo schermo di tutti i monitor del gruppo di controllo Goddard, il cuore della ricerca spaziale e difesa avanzata USA, nel Maryland. Qualcuno ha messo fuori uso il cyber-sistema di governo del sofisticassimo telescopio orbitale Hubble. Un virus informatico? Solo che un attacco hacker è semplicemente impensabile. Chi ha neutralizzato i computer sapeva esattamente cosa stava facendo, assicura Simon Toyne, nel terzo titolo della saga di Ruin o Sanctus.
C’è da dire che il pubblico la conosce come una trilogia di genere esoterico millenaristico, sul modello dei romanzi di Dan Brown, mentre è in uno scenario fantascientifico che si apre “La Torre di Ruin” (406 pagine 19,90 euro, edito da Sperling & Kupfer, 2015) come i precedenti dello sceneggiatore e regista inglese: “Sanctus” nel 2011 e “La predestinata” nel 2013.
Siamo alla conclusione. Il thriller storico religioso conduce nell’antica cittadella anatolica, tra le montagne della Turchia meridionale, dove una confraternita di monaci, i Sancti, custodisce da secoli un segreto. Intanto è l’FBI, nella persona degli agenti Franklin e Shepard, un capace novellino, a indagare sull’infezione virale che sta sabotando il controllo NASA, mentre tutto fa pensare che sia imminente una catastrofe mondiale. In qualche modo quanto accaduto nel Maryland è legato a un’immane esplosione proprio nel monastero segreto in Turchia. Qui, un’epidemia di natura ben più umana ha infettato Gabriel Mann, già noto ai lettori dei volumi precedenti. Lotta per sopravvivere, mentre la sua amante, Liv Anderson, è in un deserto nell’Asia meridionale, in un’oasi, circondata da estranei. È una giornalista scientifica e ricercatrice e Gabriel un ex dei corpi speciali, che si sta battendo a Ruin per evitare che il morbo possa contagiare l’intero pianeta.
Anche il sabotaggio di Hubble e la caccia agli scienziati del progetto NASA che si è scatenata portano a una setta di fanatici religiosi. Nella cittadella era custodita la conoscenza del mondo, a disposizione di una congrega rigorosamente esclusiva, impermeabile all’esterno. Ma l’esplosione ha scatenato l’inferno. L’intero pianeta è a rischio. Il sanctus è stato rivelato, il sanctus minaccia la terra.
A ben giudicare, più di Gabriel e Liv, i protagonisti di questo terzo titolo sono i due G-men federali. Ben Franklin è un veterano, a differenza di Joe, che però può vantare uno stage proprio alla NASA. Nonostante l’oggettiva inesperienza e qualche esitazione di troppo nelle esercitazioni sul campo d’addestramento, questa voce nel curriculum lo ha reso adatto come spalla del burbero e disincantato agente scelto. I due cercano innanzitutto il dottor Kinderman, il responsabile di Hubble, che sembra volatilizzato. Rapimento o allontanamento volontario?
A questo punto si scatena qualcosa di imprevisto e a quanto pare inarrestabile. Una fuga di tutti dalla realtà, perché cataclismi, eventi e fenomeni incredibili prendono a distruggere la società umana complessa e organizzata. Le città vengono svuotate, luoghi storici abbandonati dagli abitanti. L’America del Sud è ghiacciata dal gelo, quella settentrionale è desertificata dal calore insopportabile del sole. Il clima è sovvertito. Un mondo impazzito, la natura è sconvolta, Hubble è stato spinto fuori dalla sua orbita, è diventato un’arma, mai vista una così potente.
Dovunque, la gente cerca rifugio in casa. Gli agenti Fbi continuano la loro missione contro il male. Le ricerche rivelano una cospirazione di ampiezza planetaria e conseguenze fatali.
Nel deserto si cerca di scoprire il segreto della Profezia. Nella cittadella Gabriel sfida la malattia occulta. Serve un antidoto e va cercato tra quelli che hanno contratto il morbo. Gabriel li fa radunare nella montagna, per facilitare il lavoro dei medici. La prima serie di antidoti viene somministrata a quarantasette uomini e donne malati, ricoverati nella caverna della cattedrale.
Hubble, il micidiale strumento spaziale alla deriva, apparirà nella costellazione del Toro a fare da guida verso l’origine di ogni cosa, dove tutto è cominciato e tutto ricomincerà.
La Torre di Ruin
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