La ballata del sottosuolo di Salvatore D’ascenzo

Piero è un bambino ribelle, come ce ne sono molti, è intelligente ma non si applica avrebbero detto le nostre maestre, ma Piero fa parte della scuola moderna, quella che lascia soli i bambini speciali etichettandoli con brevi anagrammi. Seguito da psicologi e da una famiglia che non lo comprende, Piero sfoga la sua rabbia su insetti, ratti, lucertole e su tutti quegli animali che disseziona con avidità, per il puro gusto di fargli del male. Piero però non è cattivo, è solo un bambino che ha bisogno d’ascolto.

Basterebbe questo esordio per fare de “La ballata del sottosuolo” di Salvatore D’Ascenzo un bellissimo libro. La favola viene dopo, e comincia nel momento in cui Piero incontra la lucertola Spiffero che lo conduce in un viaggio magico che ha il solo scopo di fargli capire che anche gli animali hanno un cuore e che la vera musica, quella che la natura compone, è il miglior rimedio alla sua frustrazione.

“La ballata del sottosuolo” è una favola, certo, ma è anche un libro che ogni genitore, insegnate, educatore, dovrebbe leggere per capire che a volte è necessario scendere dalla cattedra, lasciare la bacchetta e mettersi a quattro zampe come un cane, anche solo per guardarli negli occhi i bimbi come Piero.
Un libro divertentissimo quello di Salvatore D’Ascenzo (basta solo Spiffero con la sua parlata a far sorridere), che commuove e lascia il segno.