La bambina che parlava alla luna
- Autore: Nunzia Volpe
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
“Il sole era ancora lontano dal sorgere”.
Novembre 1935. Al primo piano della vecchia cascina il piccolo Antonio “sette anni d’uomo”, ancora insonnolito, inzuppava un tozzo di pane secco nella tazza di latte. Mauro, il babbo si trovava già fuori sull’aia buia e stava aspettando il figlio oliando la catena arrugginita della bicicletta. L’uomo era in piedi da un’ora, come ogni giorno prima dell’alba aveva rigovernato Bianca, la chianina di un anno che in quel momento stava ruminando nella mangiatoia. Le galline, fortunate loro, ancora dormivano nel pollaio.
Padre e figlio, Antonio abbracciato a Mauro, stretto stretto per il timore di cadere dalla bicicletta, erano diretti verso Ca’ Rosetta, perché quello era il primo giorno di uno degli avvenimenti più importanti per gli abitanti del paese di Orcignano, piccolo borgo montano nella valle dell’Ogna, in Toscana. Cominciava la raccolta delle olive che si teneva nella grande tenuta dei Gervasi, i quali ogni anno reclutavano uomini, donne e bambini armati di lunghi rastrelli e pertiche. Occorreva pettinare i rami delle piante facendo cadere le olive sui teli stesi a terra. In quell’alba che stava sorgendo lungo la strada che conduceva a Ca’ Rosetta, Antonio osservava i filari di ulivi che si stagliavano “fieri e contorti” puntando i loro rami verso il cielo.
Le piante secolari “uno degli alberi da frutto più antichi del mondo” assomigliavano agli uomini del luogo, forti e orgogliosi, dalle radici profonde, attaccati profondamente alla loro terra. Era bello per Antonio toccare il tronco odoroso con la manina e “osservare le foglie che in un soffio di vento cambiavano colore, da verde ad argento, in una danza silenziosa riservata solo a lui”.
La bambina che parlava alla luna è il secondo ebook vincitore della quinta edizione di IoScrittore, torneo letterario gratuito promosso dal Gruppo Editoriale Mauri Spagnol che vede i partecipanti sfidarsi nella doppia veste di scrittori e giudici.
Nel suo romanzo d’esordio Nunzia Volpe con uno stile toccante e avvincente descrive un gravissimo episodio di violenza e arbitrio che durante la II Guerra Mondiale, nel giugno del 1944, coinvolge l’intera popolazione di Orcignano quando la liberazione tardava ad arrivare. Quella guerra brutale, vigliacca, esecrabile aveva sconvolto un mondo agreste pacifico, arcaico, regolato da sempre dal ciclo inesorabile del cambio delle stagioni.
Nunzia Volpe di origini napoletane ma residente a Bresso, ritrae con tratto delicato personaggi che colpiscono per la loro dolcezza, come Maria, la bambina che parlava alla luna, emblema dell’innocenza spezzata, come Angelo, suo compagno di giochi o come Rosa, l’unica maestra del paese, dalla “bontà d’animo” e dalla “tenerezza struggente”. Fa da contraltare Giulio Gervasi, anzi padron Gervasi, fascista della prima ora, fedele alle direttive del Duce e del Partito, “ricco, molto ricco”, dallo sguardo arrogante, “di chi sa bene quale sia il suo posto al mondo, di chi sa che è nato per comandare”.
In questo riuscito romanzo corale appare quanto mai ferma la condanna nei confronti di qualsiasi guerra, la quale “con la sua fame di vita e di innocenza si era presa la maggior parte dei ragazzi e degli uomini validi”.
La bambina che parlava alla luna
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Ho letto questo romanzo in una giornata, tutto d’un fiato, mi è stato impossibile staccarmi finché non l’ho terminato. Mi ha talmente coinvolta emotivamente da sentirmi la’, nella campagna Toscana, in quelle casette umili, tra quei campi e quei boschi. I paesaggi, descritti minuziosamente e i personaggi che ben presto hanno preso corpo e anima, mi hanno completamente catturata, fino alla fine. Un pezzo della nostra storia raccontata con una delicatezza struggente, ma anche con una crudezza da cronaca a tratti sconvolgente. Non vi sono filtri, nel bene e nel male, l’autore lascia al lettore le considerazioni, limitandosi a dipingere con maestria ambienti e personaggi indimenticabili. Porterò nel cuore la piccola Maria e tutti gli abitanti di Orcignano.