La bella e la bestia
- Autore: Giuseppe Giulio e Lilliana Comes
- Categoria: Poesia
- Anno di pubblicazione: 2014
“Beauty and the Beast / La Bella e la Bestia” è la silloge in lingua inglese scritta da Giuseppe Giulio, edita nel 2014 dalla casa editrice Bz-Books in collaborazione con l’associazione culturale Il Tenzoniere. L’opera, composta di nove atti, è corredata da traduzione italiana e illustrata dalle splendide immagini della pittrice Lilliana Comes. Due ragazzi di origini napoletane che si sono uniti per dare vita ad un ambizioso progetto editoriale, ricco di fascino. Una sinergia di versi ed immagini avente il compito di donare popolarità a tematiche da sempre discusse nel mondo politico ed economico.
La “bellezza” è interpretata dai disegni di Lilliana Comes, dove nel segno puro e semplice della matita ritroviamo la natura semplice della riflessione poetica; la “bestia” è intesa come sinonimo di passionalità ed è originata dai versi di Giuseppe Giulio. Nero e qualche tocco di rosso sono i colori che prevalgono. Rosso come le labbra, come il cuore e il colore delle emozioni. Destreggiandosi fra le maggiori attrazioni della Capitale, la poetica di Giuseppe Giulio evoca episodi storici così come personaggi tratti dal mondo delle favole. È un tipo di letteratura “migrante”, concepita come un’opera teatrale, dove la poesia diventa denuncia sociale.
Tante le tematiche trattate, dalla personale riflessione sul rapporto col proprio padre:
“Non importa quello che dicono gli altri, oppure pensano, / tu sei mio Padre, / e non ci saranno mai addii” (Una porta buia);
al messaggio di speranza riguardante un nuovo futuro che attende ogni giovane che si lascerà affiancare dall’”ebbrezza della vita” e che mai più cederà alle lacrime (Non ci saranno più lacrime). L’autore ci fa presente quanto difficile sia riuscire ad essere se stessi, suggerendoci di mettersi sempre alla seria ricerca di un sogno, perché il “momento” potrebbe terminare fulmineamente. Liriche come “Gerusalemme”, città pregna di diversità religiose e “11 settembre 2014”, data che non scorderemo mai, introducono l’eterno dualismo fra amore e odio. “La mia vita è come un circo” afferma l’autore “ogni cosa può sembrare un ostacolo” (Il Circo). Parole come “sogno” ed “illusione” ricorrono spesso nella poetica di Giulio, perché, in fondo, egli auspicherebbe un mondo paragonabile ad un eterno “paese delle meraviglie”, dove pensieri e preoccupazioni non fossero presenti. Il suo è un messaggio positivo che parla di speranza. Le persone folli appaiono ai suoi occhi le migliori; mentre l’uomo del coraggio viene identificato con Robin Hood. È ora di agire, non bisogna rimanere inermi.
“Non spaventatevi / Alleggerite il vostro cuore / Il mondo ci amerà, un giorno non lontano”
è il messaggio della lirica “Tutti insieme”. “L’uomo nero” annuncia un nuovo mondo che sorge e grida alla vita, così come la poesia “Gocce di memoria” enuncia un’interessante teoria: il passato non tornerà, esso è solo un palcoscenico dove tutto rimarrà nella nostra mente. Giuseppe Giulio, in quanto membro Unicef, è attento alla tutela dell’infanzia, come si evince nelle liriche “Una stella siriana”, che tratta del genocidio di questa terra, un tempo fantastica, ora divenuta campo di battaglia; e “La scelta di Sophie” dove la guerra in Afghanistan è narrata attraverso gli occhi di una bambina che non ha più futuro, ma non ha perso la speranza.
Concetti sviscerati attraverso uno spettacolo “macchinoso” che tanto attrae e tanto alletta. Tutto merito di un poeta che pensa in inglese, e di una disegnatrice che ha saputo dare anima a queste riflessioni.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La bella e la bestia
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