La bolgia delle eretiche
- Autore: Marinella Fiume
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Da un punto di vista letterario “La bolgia delle eretiche” è un libro notevole, con cui Marinella Fiume scioglie un debito con Maria Sofia Messana, grande esperta dell’Inquisizione spagnola in Sicilia di recente prematuramente scomparsa.
Vi era in origine un progetto di un lavoro a quattro mani tra la scrittrice e la storica del quale non conosceremo mai il risultato. Marinella Fiume vuole colmare il vuoto di questo incompiuto progetto con un ex voto iniziale con cui l’autrice ringrazia Messana per il materiale fornito, frutto delle sue accurate ricerche. Conduce una ricerca su queste donne “di scrittura” che sono state dimenticate e proprio per il loro desiderio di scrivere sono in qualche modo state considerate eretiche. Si tratta di persone realmente esistite, la cui vicenda viene ricostruita con una forte aderenza storica alla fonte dove i linguaggi sono mischiati (latino, toscano sicilianizzato, spagnolo). Si ha pertanto nei dialoghi dei personaggi descritti nei vari capitoli l’effetto di una contaminazione linguistica. Tra questi vi è Ursula, accusata di stregoneria; Garronfola, una affittaletti ai marinai della flotta spagnola ma anche mezzana; Francisca, personaggio molto equivoco e complesso che si autodefiniva una terza Eva e affermava di essere stata incaricata da Dio della riforma del mondo. Vi è ancora Agueda(Agata) Azzolini, una quietista, appartenente cioè ad una particolare eresia che prende molto piede nella Sicilia del Seicento: gruppi di cristiani che cercano la perfezione nella strada per la salvezza, pregando, non verbalmente ma con un’orazione mentale che li conduce più vicino a Dio. Ciò li fa sentire impeccabili e per questo vennero considerati eretici.
Poi abbiamo Suor Gertrude Maria Cordovana che è la vittima dell’ultimo rogo che il Santo Uffizio accende nel 1720. Il fuoco come risposta alla ribellione, una rappresaglia contro donne definite “eretiche”. A queste si aggiungono altre che vengono assimilate alle precedenti quali “Peppa la cannoniera”, una donna letterata con il coraggio di un uomo che durante le battaglie del Risorgimento, prende un cannone e combatte vincendo uno scontro a Catania.
Marinella Fiume ha una scrittura drammatica, rivendicativa del diritto di scrivere in contesti dove non era consentito farlo. I capitoli che riguardano i singoli personaggi, nella loro intitolazione, sono in questo senso significativi, tra questi: Scrivere per ingannare la morte; Scrivere per assoggettare il destino; Scrivere per illudersi; Scrivere di solitudine; Scrivere bugiardo; Scrivere nero come il caffè; Scrivere chimere; Scrivere con i cinque sensi; Scrivere con il corpo.
Quelle descritte sono tutte donne decise e molto forti ed “La bolgia delle eretiche” è di per sé un’eresia, cioè un romanzo eretico che sfugge ad una classificazione per genere letterario. Si tratta di un libro complesso e articolato che si può leggere a vari livelli ma risulta sempre di piacevole, gradevole e intrigante lettura.
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