La casa di Roma
- Autore: Pierluigi Battista
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2021
La casa di Roma di Pierluigi Battista (La nave di Teseo, 2021) è un metaromanzo e un romanzo epistolare.
Un discendente di nota famiglia romana, Marco, ha deciso di documentarsi per ricostruire attraverso le testimonianze dei parenti ancora in vita la storia dei Grimaldi, a partire dall’albero genealogico che viene fedelmente pubblicato in esergo nelle prime pagine del romanzo che Pierluigi Battista, il noto editorialista di tanti quotidiani, ha appena pubblicato per La nave di Teseo.
Sono nata in Prati, a pochi passi dall’indirizzo in cui è ambientata gran parte della storia (via Virginio Orsini) che vede protagoniste tre generazioni, quella nata intorno agli anni Venti del ’900, quella dei loro figli, che hanno visto la luce intorno agli anni ’50, e infine Marco e i cugini, oggi tra i quaranta e i cinquanta anni.
Una ricostruzione storica e di costume davvero accurata, quella che esce dalle pagine dei vari attori che, interrogati da Marco, danno diverse interpretazioni e punti di vista spesso divergenti se non opposti degli avvenimenti che li hanno visti protagonisti.
La capostipite Caterina, pugliese, aveva accumulato un ingente patrimonio che aveva consentito a lei e al marito Nannino il trasferimento nella capitale e l’acquisto del villino di Prati, dopo la guerra. I figli, Raimondo ed Emanuele, nati rispettivamente nel 1917 e nel ’22, e la piccola Maria Elena morta di spagnola a quattro anni, dopo aver frequentato il liceo a Barii, vivranno a Roma dove crescono nell’atmosfera del fascismo ormai consolidato.
Ma divenuti adulti sceglieranno strade opposte: Raimondo comunista, Emanuele fascista. Le vicende degli scontri dei due fratelli sono al centro del racconto che viene fatto principalmente da due voci: la madre di Marco, Anita, e lo zio Raffaello.
Lei è professoressa di storia dell’arte e da sempre ha lasciato la capitale per Treviso, dove lo stesso Marco era nato. Suo fratello Raffaello invece si è ritirato da tempo, ormai vedovo, in una cascina in Toscana, da dove scrive, rievoca e polemicamente recrimina con sua sorella un passato di tradimenti familiari complessi non mai ben chiariti.
Le voci che compongono questa specie di moderno affresco borghese sono molteplici, discordanti, rumorose, a volte tristi, spesso conflittuali; ritratti efficaci di personaggi nei quali è possibile riscontrare le caratteristiche psicologiche di tanti che abbiamo incontrato, in un quartiere tradizionale, una sorta di grande paese, dove sembra si conoscano in molti. Nella accurata ricostruzione storica che Battista ne fa, ci sono luoghi, negozi, bar celebri, e soprattutto episodi che hanno segnato la vita di un pezzo significativo della capitale: dal concerto dei “Bitles” al Teatro Adriano in piazza Cavour, di fronte al Palazzaccio, oggi una moderna e anonima multisala, al tragico scontro tra fascisti e compagni, che vide a via Ottaviano l’uccisione dello studente greco missino Mikis Mantakis, uno spartiacque che ha segnato per sempre la discordia nella famiglia Grimaldi e la fine di un’utopia per l’intera generazione dei borghesi sessantottini.
C’è tanta musica in questo libro, da Francesco de Gregori, che abita a Prati, al cinema, dal costume al design, dalla politica alla cultura, in una rievocazione un po’ nostalgica, talvolta ironica, spesso seria e consapevole, di una stagione che ha visto morire speranze, perdere affetti, fare i conti con la sconfitta dei propri ideali, forse troppo ingenui.
Non so se il libro di Pierluigi Battista sia un grande romanzo, un romanzone di famiglia, come lo chiama Marco che si accinge a scriverlo. A me è piaciuto molto, perché ho ritrovato storie vissute, strade attraversate, sentimenti condivisi, musiche ascoltate, in un pezzo di città che viene rappresentato come una metafora di una classe dirigente che ha costruito castelli distrutti da una realtà più complessa e ostile. La casa di Moravia sul Lungotevere, la casa di Balla a via Oslavia, il Teatro delle Vittorie, con i giovanissimi assiepati per vedere le gemelle Kessler, un sogno erotico dei primi anni Sessanta, le tartine di Antonini, i calzoni fritti di Franchi, lo shopping a via Cola di Rienzo, il liceo Mamiani, la Rai di viale Mazzini, i tribunali, la chiesa Valdese…
Un microcosmo fitto di incontri, di contrasti, di scoperte, di tradimenti, in cui tre generazioni hanno costruito la loro identità. Ho pensato al mitico film La famiglia di Ettore Scola: artisti che sanno ricreare climi e ambienti in cui abbiamo vissuto, amato, rimpianto.
La casa di Roma
Amazon.it: 9,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La casa di Roma
Lascia il tuo commento