La casa di campagna
- Autore: John Galsworthy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2018
Elliot riedita nella Collana “Raggi” “La casa di campagna” (2018, titolo originale The Country House, traduzione di Gian Dàuli) pubblicato per la prima volta nel 1907 dallo scrittore e drammaturgo britannico John Galsworthy (Coombe, 14 agosto 1867 - Hampstead, 31 gennaio 1933), Premio Nobel per la Letteratura nel 1932.
È Mrs Bellew, signore: la moglie del capitano Bellew, della tenuta degli Abeti.
Tra gli ospiti di Mr Horace Pendyce, invitati nella residenza di campagna del possidente, vi era anche l’On. Geoffrey Winlow, dall’espressione aperta e intelligente, accompagnato dalla consorte Gertrude. Winlow si era subito accorto dell’avvenenza e del fascino di Mrs Bellew e ne era stato immediatamente sedotto.
La casa di campagna di Mr Horace Pendyce dove erano diretti gli ospiti, appariva bianca, lunga, bassa e ottimamente situata in mezzo alle sue terre. La dimora era stata acquisita da un lontano antenato di Mr Pendyce grazie al matrimonio con l’ultima dei Worsted. Era in origine una bella proprietà affidata, in piccoli lotti, a fittavoli che lavoravano molto bene e pagavano eccellenti canoni; ora veniva condotta scientificamente e con qualche perdita.
Mr Horace Pendyce appariva molto “vecchia scuola inglese” sia nella personalità sia nell’aspetto esteriore. Infatti l’uomo diritto e vivace, con basette sottili e due grigi baffi spioventi, era avverso a ogni mutamento nell’ordine attuale, faceva cataloghi di ogni cosa e non era mai così felice come quando parlava di sé o della sua proprietà.
Bastava osservare il padrone di casa a capo della tavola da pranzo, carica di fiori e argenterie, dove Pendyce sedeva tra l’On. Mrs Winlow e Mrs Bellew. Due donne più vicine e più opposte fra loro. Gertrude Winlow, nobile dalla nascita e per matrimonio, dai lineamenti inespressivi e dal sorriso gelido, esponente della migliore aristocrazia inglese era sprovvista di personalità. Al contrario Mrs Bellew era fin troppo vistosa e appariscente. Le malelingue e i/le pettegoli/e asserivano che la donna due anni prima si fosse separata dal capitano Bellew e avesse lasciato la tenuta degli Abeti semplicemente perché entrambi erano stanchi l’uno dell’altra.
Si diceva pure che sembrava quasi incoraggiare le premure di George, primogenito di Mr Pendyce.
Che cosa sarebbe accaduto se l’high society raccolta intorno al desco di Mr Horace Pendyce avesse scoperto dell’interesse dell’On. Geoffrey Winlow per questa Circe ammaliatrice? “Lei non lo ama, me l’ha detto lei stessa. Lui non la rivedrà più!”.
Con il romanzo breve “La casa di campagna”, impreziosito dalla raffinata copertina che raffigura un particolare di un celebre dipinto di Claude Monet, “Signora in giardino”, “A Sainte Adresse” (1867) conservato presso il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, la casa editrice romana prosegue con la riscoperta dei grandi romanzi composti dall’autore della trilogia della Saga dei Forsyte. La narrazione di pochi giorni di vacanza di un ristretto gruppo di persone appartenenti all’alta società inglese è il pretesto per Galsworthy per criticare con ironia e bonomia i tanti vizi e le poche virtù dei rappresentanti di una classe sociale alla quale lui stesso apparteneva. Si sorride e si riflette osservando i singoli personaggi in scena, che l’autore, figlio di un avvocato di successo del Surrey, caratterizza con sublime bravura.
Dobbiamo avvezzarci a frenare i nostri appetiti. Solo abituandoci di continuo all’astinenza – a piccole astinenze quotidiane – potremo conquistare quella vera spiritualità, senza la quale non è possibile aspirare alla conoscenza di Dio.
La casa di campagna
Amazon.it: 17,57 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La casa di campagna
Lascia il tuo commento