La casa sulla scogliera di Riley Sager

Riley Sager è nato in Pennsylvania, e vive a Princeton. Ex giornalista, editor e graphic designer, è oggi uno scrittore a tempo pieno; il suo primo thriller, Final Girls - Le sopravvissute, è diventato un bestseller internazionale. In Italia sono stati pubblicati A casa prima di sera, Chiuditi dentro, Survive the Night - Sopravvivi alla notte e La casa oltre il lago. Ora esce con la casa editrice Fanucci un nuovo thriller intitolato La casa sulla scogliera (trad. di Raffaella Cesarini), un romanzo avvincente e adrenalinico.

L’anno è il 1983 quando l’infermiera, nonché assistente domiciliare, Kit McDeere è costretta dalle necessità economiche ad accettare un incarico che non vorrebbe per nulla al mondo. Deve recarsi a lavorare per conto della famiglia Hope ad assistere Leonora nella famosa “casa sulla scogliera”.
Chi è Leonora? E perché ha bisogno di assistenza? Leonora è l’unica sopravvissuta della famiglia Hope che nel 1929, sempre nella suddetta casa, è stata sterminata in toto. Il padre, la madre e la sorella Virginia, in una notte tutti gli altri componenti della famiglia furono uccisi. Solo Leonora si salvò e per molti lei stessa aveva ucciso tutti i suoi familiari, ma le indagini si sono concluse con un nulla di fatto. Ora è paralizzata e come conseguenza di un violento ictus è costretta a letto o su di una sedia a rotelle. Non comunica, perché non parla, e lo fa solo attraverso una vecchia macchina da scrivere.
Kit si reca, di malavoglia sul luogo del misfatto: la vecchia casa, dove si respira, sin da subito, un’aria tetra e misteriosa.

Tutto in questo posto - le dimensioni, l’ostentazione, e soprattutto la reputazione che ha - mi fa venire la voglia di voltarmi e tornarmene subito a casa.

Ma non può farlo ed è costretta ad occuparsi di Leonora. Ma quali sono veramente le sue condizioni?

Le condizioni di miss Hope potrebbero richiedere più attenzione di quelle a cui è abituata. Una cattiva salute l’ha tormentata per quasi tutta la vita. La poliomielite a vent’anni le ha indebolito le gambe al punto tale che da allora non è più riuscita a camminare. Negli ultimi vent’anni ha subito una serie di ictus. L’hanno lasciata muta e con la parte destra del corpo paralizzata. Riesce a muovere la testa e il collo, ma a volte le è difficile controllarli. Tutto ciò che le rimane, in realtà, è un uso assai limitato del braccio sinistro.

Kit supera i suoi dubbi e inizia a intrecciare con la sua paziente un bel rapporto, sempre aiutata dalla macchina da scrivere. Così che a un certo punto si accorge che Leonora vuole raccontare la verità su quel tragico fatto. Inizia così a scrivere all’infermiera. Cosa è veramente accaduto quella tragica sera? Chi è il vero responsabile di tutte quelle morti? Leonora è veramente malata? E Kit, da parte sua, quale terribile segreto la costringe e la segna in modo tale da non poter più vivere una vita alla luce del sole?

Un thriller veramente curioso e misterioso nel quale l’autore si rivela essere molto abile nel costruire una storia che è spaventosa, e sa creare la giusta atmosfera tesa e al limite che costringe il lettore a proseguire in modo forsennato la lettura, per arrivare al nucleo della verità.
Il romanzo è di genere thriller gotico, vista anche la sua ambientazione in una casa oscura e situata in un punto particolarmente nero. Non soltanto: i punti forza della narrazione risiedo in una capacità non comune di descrivere ambienti e personaggi in modo preciso, lineare e volutamente ambiguo. Si crea un’atmosfera rarefatta e nera, dove il Male la fa da padrone. Inoltre in questa vicenda tutti hanno da nascondere qualcosa e sarà difficile portare alla luce verità che coinvolgono i personaggi in maniera differente, storie maligne e cattive.
Riley Sager, con questo ultimo libro adrenalinico e teso, si conferma ancora una volta un autore di qualità, che sa costruire sapientemente storie nere, tese all’infinito, che tuttavia catturano l’attenzione del lettore amante del genere. È particolarmente consigliato, dunque, per chi ama i thriller tesi, ma narrativamente potenti e ben costruiti.