La chiave e la gatta
- Autore: Jun’ichirō Tanizaki
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bompiani
Un titolo enigmatico, curioso, che fa pensare a una vicenda assurda o bizzarra. In realtà un titolo che è fuorviante. Sì, perché in realtà La chiave e la gatta di Jun’ichirō Tanizaki
(Bompiani, 1979, traduzione dal giapponese di Satoko Toguchi e Atsuko Ricca Suga) racchiude ben due storie: un romanzo e un racconto lungo.
Il primo, ovvero “La chiave”, parla di un matrimonio, un legame colmo di passione che si alimenta così tanto fino ad arrivare al punto di autodistruggersi. Una discesa all’inizio non troppo ripida che però ben presto diverrà inesorabile. Un diario, anzi due, che sveleranno l’un l’altra segreti e desideri, un mezzo di comunicazione segreto ma non troppo che formerà uno strano legame. Strano ma a suo modo affascinante.
Un fascino che può portare verso un unico epilogo e, si sa, ci si accorge di ciò che sta per accadere quando ormai è troppo tardi.
Il racconto, “La gatta”, parla appunto di un piccolo felino e del suo rapporto con il mondo. Un racconto quasi surreale, tenero e un po’ magico, che non strepiterà perché non ne avrà bisogno, per rimanere a lungo dentro noi. E noi saremo ben lieti di accoglierlo, ve l’assicuro.
Recensione del libro
La gatta
di Jun’ichirō Tanizaki
Con La chiave e la gatta, Junikiro Tanizaki sceglie con cura le parole per emozionarci e imprigionarci dentro pagine immacolate sporcate da un inchiostro cupo e sincero al tempo stesso. Parole dirette che non indoreranno la pillola, personaggi e situazioni che cattureranno la nostra attenzione e ci doneranno emozioni a profusione.
Un piccolo grande libro che merita di esser letto, magari anche più di una volta, per cogliere appieno finanche la più piccola sfumatura. Parole semplici e mai banali che ci narreranno vicende che ci faranno riflettere ma anche sorridere, scenari nel quale sarà facilissimo immedesimarsi, anche se magari sono ben lontani da ciò che vediamo quotidianamente. Storie che non hanno un vero e proprio target di riferimento, vicende che sono state pensate per chiunque voglia leggere qualcosa di sincero e non artificiale.
Non è bellissimo quando qualcosa è pensato per tutti, senza distinzione alcuna?
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Un libro perfetto per...
A chi cerca semplicità.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La chiave e la gatta
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