La congiura dell’apocalisse di Sidney Sheldon

La congiura dell’apocalisse (Sperling & Kupfer, 2002, trad. M. B. Piccioli) è un libro fatto di frammenti sparsi. Un mosaico che si compone pian piano, tassello dopo tassello, pagina dopo pagina.

Robert Bellamy, comandante della Marina degli Stati Uniti, è chiamato a indagare a centinaia di miglia da casa sua, per la precisione sulle Alpi svizzere.
Il motivo di questa trasferta?
Un pallone sonda, questo l’oggetto della missione.
Cosa ci faceva da quelle parti? Perché? Semplice incidente oppure la subdola manovra dei soliti potenti che, dietro le quinte, giocano con le nostre vite?
Il nostro dovrà indagare senza destar sospetti perchè la questione sembra divenire più delicata ogni minuto che passa.
Incontrerà diverse persone, all’apparenza semplici e senza macchie, che però lo aiuteranno a capire meglio la questione.
Persone ignare (o forse no) d’esser finite in un gioco pericoloso che potrebbe costar loro caro.
Robert comincerà a collegare ogni singolo indizio per trovare quanto prima il famigerato bandolo della matassa.
E pian piano emergono frammenti di un puzzle che diventa via via più grande. Più chiaro. E molto più inquietante.
E alcuni di questi frammenti, per fortuna o purtroppo, provengono dal passato di Robert.
Un passato che credeva di aver allontanato definitivamente e che invece, ora, gli presenta il conto.

Sidney Sheldon ci narra una storia intrigante e ricca di colpi di scena.
Una storia degna del suo stile unico e inimitabile, uno stile che ha conquistato decine di migliaia di lettori in tutto il mondo.
D’altronde se uno scrittore è noto soprattutto con il soprannome di “Mr. Bestseller” un motivo ci deve pur essere.
Pagine popolate da personaggi magnificamente caratterizzati, attori inconsapevoli che si muoveranno in uno scenario nel quale sarà facilissimo immedesimarsi, grazie anche a dialoghi taglienti e puntuali.
Detta così si potrebbe quasi definire un film su carta, e forse lo è davvero.
Una storia ideale per gli amanti del thriller e del mistero, oltre agli appassionati dei libri di Sidney Sheldon.

Chi proprio non digerisce il genere potrebbe trovare tra queste parole un pretesto per apprezzarle un pochino, magari addirittura amarlo.
Io consiglio sempre di dare una possibilità: in fondo cosa vi costa?