La conquista della felicità
- Autore: Bertrand Russell
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Casa editrice: TEA
Quali sono le cause che provocano l’infelicità nel mondo moderno? Come possiamo raggiungere la felicità?
Nel saggio “La conquista della felicità”, Bertrand Russell spiega, analizzandoli approfonditamente, i motivi che causano il malcontento.
Nella nostra società è diffusa un’insana competizione, che induce alcune categorie di persone, specialmente gli uomini e le donne d’affari, a non accontentarsi mai di ciò che hanno.
Tutto questo provoca un senso perenne di insoddisfazione perché, secondo Russell, il denaro, oltre un certo limite, non procura più la felicità, che invece può essere garantita dalla lettura di un libro, dall’approfondimento delle relazioni con i propri cari e con gli amici.
L’etica produttivo-consumistica non può rendere gli individui completamente felici, anche perché, come dicono gli economisti, i beni hanno un’utilità marginale relativa; ciò significa che la soddisfazione provocata dagli stessi decresce con il loro aumento quantitativo.
Russell considera anche, quali cause di infelicità, l’invidia, la mania di persecuzione, il narcisismo e la megalomania.
Tutti questi sentimenti si sviluppano quando il soggetto è troppo concentrato su se stesso; il narcisista ha come unico obiettivo quello di essere elogiato e di stare al centro dell’attenzione, il megalomane desidera unicamente ottenere il potere sugli altri.
Questi stati d’animo non possono garantire la felicità, anche perché sono spesso la conseguenza di qualche precedente profonda frustrazione.
Come liberarsi allora dall’infelicità?
Russell suggerisce due vie.
La prima è quella di influenzare l’inconscio attraverso il pensiero cosciente. Se abbiamo una forte paura, che ci tormenta come una paranoia, analizziamola razionalmente, e convinciamoci che, anche qualora l’evento temuto accadesse, non sarebbe sicuramente una tragedia universale (esclusi ovviamente i gravi casi di salute). Il mondo continuerebbe lo stesso, e con esso la nostra vita.
La seconda via è quella di meditare su noi stessi per arrivare a capire quali siano effettivamente i nostri interessi, le nostre passioni.
Le passioni ci aiutano a non concentrarci su un solo aspetto della vita e ad affrontare meglio le difficoltà. Se, ad esempio, un individuo è temporaneamente disoccupato, può riempire il tempo libero a disposizione sfruttando la sua passione.
Le passioni e gli interessi ci aiutano ad indirizzare il nostro pensiero su più fronti, e ad avere quindi una visione più ampia.
Consiglio la lettura di questo libro perché è scritto con un linguaggio semplice, ed è privo di una terminologia filosofica. Esso non si rivolge ai “dotti”, ma alla società intera, con il proposito di aiutare il maggior numero di persone a raggiungere la felicità, elemento non presente da subito nelle nostre vite, ma, come suggerisce il titolo, da conquistare.
Altre informazioni su questo libro e sul tema "Soldi e letteratura" nel video di Rosa Aimoni
La conquista della felicità
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