La cugina Bette
- Autore: Honore De Balzac
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
La sfortuna, le disgrazie, le difficoltà della vita possono trasformarci, secondo il nostro carattere, in angeli o in demoni. La protagonista del romanzo ha scelto di assumere l’apparenza di un angelo per dare ancora più forza alle sue malefatte demoniache. Perché mai, infatti, la famiglia Hulot dovrebbe sospettare che la sfortunata cugina Lisbeth, malinconica zitella accolta e trattata con ogni premura, sia così invidiosa della loro felicità da tramare per distruggerla?
Questo piacevole romanzo, considerato parte della produzione minore di Balzac, risulta tuttavia appassionante per i temi trattati e per la ricchezza e varietà della trama, non priva di colpi di scena. E se in alcuni punti la conseguenza logica degli avvenimenti (e soprattutto delle macchinazioni architettate dalla protagonista) può risultare difficile da afferrare, per il resto il susseguirsi degli avvenimenti non mancherà di coinvolgere il lettore, ed i caratteri ben definiti dei vari personaggi susciteranno in lui forti sentimenti di solidarietà o antipatia.
L’astio di Lisbeth verso la famiglia Hulot raggiungerà il suo apice quando la giovane Hortense riuscirà, manovrando dietro le sue spalle ma con deliziosa ingenuità, a strapparle il giovane Wenceslas (l’artista che Lisbeth teneva praticamente “segregato” fungendo da sua vicemadre e suo mentore) e a farne suo marito. Alleandosi con la giovane, bella, ambiziosa Signora Marneffe, maritata ma disposta a tutto per ottenere denaro e potere, Lisbeth la aiuterà a corrompere gli uomini della famiglia, strappandoli alle loro donne e ai loro doveri. E mentre con le donne Lisbeth indosserà la maschera della devota alleata che frequenta casa Marneffe solo per tentare disperatamente di strappare i loro uomini alla seduttrice, con gli uomini diventerà la comprensiva e paziente complice delle loro “scappatelle”.
Nel raccontare le disavventure di questi uomini che si dannano e si rovinano a causa delle loro tentatrici, Balzac esprime più che chiaramente il suo giudizio negativo nei loro confronti. Il tutto è infatti raccontato con intenti moralistici e presentato come esempio da non seguire. Ma quello che Balzac ci fa capire è anche che, alla fin fine, la nostra onestà o la nostra rovina sono semplicemente nelle nostre mani. Non con tutti gli uomini della famiglia, infatti, i piani di Lisbeth e della Marneffe riescono come le due donne si sono prefissate. Mentre Papà Hulot, agevolato da una moglie troppo rassegnata e devota, si rovinerà completamente con la Marneffe, come prima e dopo di lei con cento altre, ed il consuocero Papà Crevel, dopo avere corteggiato inutilmente la Signora Hulot, finirà addirittura per sposare la Marneffe, Wenceslas si allontanerà sì da Hortense, ma alla fine, spronato anche dalla durezza della giovane moglie nel non accettare la situazione, tornerà da lei pentito, mentre il giovane Victorin Hulot resterà completamente fedele alla moglie ed alla famiglia. E mentre la Marneffe, arrivata alla fine della vita, si pentirà delle sue malefatte, Lisbeth rimarrà nel suo inferno di cattiveria ed invidia, liquidando come delirio il sincero pentimento dell’amica.
La figura negativa di Lisbeth è riflessa in positivo nella Signora Adeline Hulot, moglie devota fino alla fine e sempre pronta a perdonare il marito e a cercarlo senza stancarsi quando lui si allontana dalla famiglia, quasi una santa, mentre il contraltare positivo della Marneffe è la cantante Josépha, ex amante di Papà Hulot, che resterà talmente impressionata da un incontro con Adeline da pentirsi di averle in passato strappato il marito, offrendole tutto il suo aiuto per ritrovarlo. Altri personaggi movimentano l’azione ed arricchiscono la già notevole galleria che il libro presenta, ma preferisco lasciare il piacere di scoprirli al lettore che vorrà accostarsi a quest’opera.
La cugina Betta
Amazon.it: 0,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La cugina Bette
Lascia il tuo commento