La cura del Gorilla di Sandrone Dazieri

“Gorilla si nasce, Socio si diventa” (Claudio Bisio)

Lo so, iniziare la recensione di un libro con una frase dell’attore che interpreta il personaggio principale su celluloide non è consuetudine, ma questa volta ho voluto fare un’eccezione. Se il cinema può avvicinare decine di persone al magico mondo della letteratura, ben venga questa collaborazione.
Il Gorilla è tornato. Chi è il Gorilla? Un detective decisamente sopra le righe, un po’ giustiziere e un po’ idealista. Un incrocio tra Mel Gibson, Bruce Willis e Vin Diesel. Insomma, ho reso l’idea.

In questa storia dovrà affrontare non uno, bensì due misteri. Tra bande di albanesi che vogliono fargli la pelle, assassini improvvisati e donne seducenti nonché pericolose, il Gorilla dovrà farsi aiutare dal suo alter ego, il Socio, per portare a casa la pellaccia. E non sarà per nulla facile…

Sandrone Dazieri nasce in quel di Cremona negli anni sessanta.
Prima di diventare scrittore ha fatto il cuoco, il facchino e persino il buttafuori. La serie del Gorilla, pubblicata da Mondadori, è apprezzata da moltissimi fans.
Un libro che parte in sordina, quindi diventa un pugno nello stomaco, prima di accarezzarci e farci perdere i sensi.
Una storia da leggere col fiato sul collo, un ritmo narrativo fantastico per una vicenda che vi scombussolerà, dentro e fuori.
Sandrone Dazieri con “La cura del Gorilla” (Einaudi Stile Libero, 2001, pp. 500, euro 11,50) fa centro un’altra volta, e lo fa con il suo solito stile. Uno stile che amerete, se non lo conoscete. E se lo conoscete già, sapete già ciò che vi spetta.