La custode di mia sorella di Jodi Picoult

"La custode di mia sorella" di Jodi Picoult (2007) è un romanzo realtà, raccontato tra presente e passato da tutti i personaggi principali:
- Sara, la madre amorevole e in gamba che ha lasciato la carriera d’avvocato per occuparsi della figlia, è concentrata solo sullo sforzo di salvare Kate e pensa sia legittimo e comprensibile far “soffrire un po’” la figlia minore (con trasfusioni, iniezioni, trapianti e donazioni) senza mai chiedere se vuole;
- Brian, il padre, si dissocia dal pensiero della moglie e scopre in suo figlio qualcosa d’esplosivo;
- Jesse, il fratello, si sente inutile (perché non compatibile come donatore per sua sorella Kate) e, trascurato da tutta la famiglia, si avvia alla carriera di delinquente;
- Kate, la figlia malata di LAP, un sottotipo molto raro di leucemia mielode dall’età di 2 anni, vive la sua vita in ospedale, dove conosce il suo primo amore Taylor. Kate chiede l’aiuto della sorella minore per ottenere ciò che vuole dopo anni di sofferenze;
- Anna, la figlia minore, protagonista della storia, dà il via ad un’azione legale verso i suoi genitori, per chiedere l’emancipazione medica nonostante i suoi 13 anni. Anna sa perfettamente che è venuta al mondo unicamente per fare da donatrice a sua sorella Kate;
- Campbell Alexander, l’avvocato scelto da Anna per intentare la causa, si porta dietro il suo cane-guida e un segreto dall’età di 18 anni;
- Julia Romano, tutore di Anna ed ex di Campbell, sedotta ed abbandonata senza spiegazioni.

La storia si svolge nell’arco di 10 giorni e in ogni parola, in ogni ricordo si sentono tutte le emozioni dei protagonisti, senza che si riesca a dare torto o ragione ad uno solo di loro. Nell’ultima udienza decisiva si svelano le reali motivazioni che hanno spinto la più piccola dei Fitzgerald a fare tutto ciò e si scopre perché Campbell abbia allontanato da sè Julia e perché abbia un cane guida. L’udienza è vinta da Anna, ma alla fine tutti ottengono quello che volevano da sempre. Vi aspetta però un triste, inaspettato e doloroso epilogo che vi spiazzerà totalmente e che capirete solo nell’ ultimo capitolo... COMPLETAMENTE DIVERSO DAL FILM. Da leggere assolutamente.

“Adesso hanno capito: sono un mostro. Ho iniziato quest’azione legale per alcuni motivi di cui sono orgogliosa e molti di cui non lo sono.”