La donna di Oslo
- Autore: Kjell Ola Dahl
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2021
Se il lettore italiano riesce superare le difficoltà della toponomastica e della geografia norvegese di cui il romanzo di Kjell Ola Dahl, giallista pluripremiato per i suoi romanzi tradotti in molte lingue è letteralmente pieno, il suo La donna di Oslo (Marsilio, 2021, trad. G. Paterniti) è un libro avvincente e pieno di suspense fino alle ultime pagine.
In un alternarsi di tempi, dal 1942 in cui la Norvegia si trova sotto la dominazione nazista, passando per il 1967, epoca in cui i volge la parte più saliente della storia, fino ai nostri giorni, quando finalmente tutti i nodi della ingarbugliata matassa di eventi si sciolgono, lo scrittore ci porta in un ambiente e in vicende per lo più sconosciute al lettore italiano: la persecuzione e deportazione degli ebrei norvegesi da parte di nazisti, il collaborazionismo dei politici dell’epoca a partire dal famigerato Quisling, la corruzione, il ruolo dei servizi segreti alleati, britannici in particolare, la resistenza di pochi volonterosi norvegesi costretti per lo più a trovare rifugio in Svezia.
Questo lo scenario in cui lo scrittore ambienta il suo intricato romanzo, in cui un bracciale prezioso, un’opera d’arte di fattura ebraica, passa di mano in mano nel corso di settanta anni, ed è il vero spunto narrativo che consente all’autore di dipanare una trama emozionane e coinvolgente.
Ester è il primo personaggio che incontriamo, una ragazza ebrea che con la sua bicicletta distribuisce stampa clandestina, facendo parte di una rete di resistenti che tentano di opporsi alla feroce dominazione nazista. Siamo nell’ottobre del 1942 e i nazisti sono ancora apparentemente invincibili. Ester è cresciuta con l’amica Ase, mamma da poco di Turid, la bambina che ha avuto dal compagno Gerhard, anche lui legato alla Resistenza, dopo aver militato nelle Brigate Internazionali durante la Guerra Civile in Spagna. Mentre lui è via in montagna, Ase riceve una visita notturna da un amico che le porta generi di conforto, Roar. La mattina dopo Ase viene trovata morta per soffocamento, e del delitto viene accusato il padre della piccola Turid che è costretto a riparare in Svezia. Lì è fuggita anche Ester, perché suo padre e tutta la sua famiglia sono stati catturati dalle SS e deportati in Germania, dove moriranno: lei dunque accetta di lavorare a Stoccolma per la legazione norvegese in esilio, insomma diventa un agente segreto.
Impossibile riassumere tutti i colpi di scena, le sorprese, le ambiguità, i non detti che circondano la tempestosa vicenda che per più di mezzo secolo coinvolge tutti i personaggi, il cui vero ruolo e la cui vera identità restano a lungo misteriose. Libro interessante, pieno di risvolti inediti, tradotto per Marsilio dal norvegese da Giovanna Paterniti con accuratezza, anche se talvolta il lettore rischia di perdersi, tanti sono i luoghi e gli eventi che si susseguono, compreso un misterioso cimitero dove ci si aggira sempre al buio, di notte, al freddo: un vero giallo nordico, con tutte le sue peculiarità.
La donna di Oslo
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