La figlia dell’assassina
- Autore: Giuliana Facchini
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sinnos
- Anno di pubblicazione: 2018
Una storia realistica, tipica dei nostri tempi, ma con una forte valenza simbolica, quella che narra la scrittrice per ragazzi Giuliana Facchini nel suo romanzo pubblicato da Sinnos dal titolo “La figlia dell’assassina”: l’adolescente Rachele Clarke, bionda, esile, spaventata. Ha dovuto lasciare con il padre Gerald e il fratellino Joshua la loro ricca casa di Roma: la madre Eva infatti, titolare di un’importante azienda fashion di guanti per l’alta moda, in un lampo di violenza aveva ucciso la sua contabile, impiegata di fiducia che aveva sperperato con il gioco d’azzardo il patrimonio della ditta portandola al fallimento.
Ora Eva Clarke è in carcere, e la sua famiglia vive in una roulotte, nel giardino degli amici Magda e Leone Batista, che li hanno accolti per amicizia.
Nel romanzo Rachele è sola, emarginata, privata di amici e oggetti, attaccata al fratello, lettrice e sognatrice, spaventata dalla fama che la precede quando dovrà cominciare la scuola. Tutto il paese sa di loro, della tragedia che li vede incolpevoli e comunque oggetto di morbosa curiosità. Quando due amici la fotografano di notte, arrampicata su una quercia con il suo amato libro, per combattere insonnia e depressione, solitudine e nostalgia e la foto viene postata su Facebook divenendo immediatamente virale, Rachele decide di allontanarsi e si arrampica sulla terrazza della scuola, dove nessuno la potrà individuare.
L’autrice della foto è Daria, una ragazza precoce, molto diversa da Rachele, ricca, viziata, truccata, esibizionista anche se in fondo insicura. Daria scorge per caso Rachele in piedi sul terrazzo e decide di raggiungerla, incuriosita da lei, dalla vicenda enorme che la coinvolge, in cerca di emozioni che la sollevino dalla piattezza banale del suo quotidiano. Mentre i genitori e un amico carabiniere le cercano, le due ragazze stabiliscono un rapporto di rivalità, di scambio, di attrazione: finalmente si conoscono e riconoscono nella loro età di crescita caratteri comuni: aspettative, insofferenze, divergenze, paure. La relazione con le madri, così diverse, ma comunque presenze ingombranti e problematiche:
“Mia madre era una madre come le altre prima di diventare un’assassina” dice Rachele.
“La mia non la sopporto. Certe volte devo tenerla lontana, altrimenti mi metto a urlare” dice Daria.
Il rapporto con gli altri, compagni, amici, genitori, nonni, con i libri, la scuola. La possibilità di spiegarsi, di esprimere il proprio disagio, i propri sogni segreti, le difficoltà a sintonizzarsi sulle frequenze comunicative degli altri, sono raccontati con grazia in queste pagine che pur scorrevoli e leggere, nascondono la profonda infelicità inesprimibile ed incomprensibile che è propria dell’età di passaggio dall’infanzia all’età adulta. Rachele non usa cellulare e pc per nascondersi, Daria non se ne distacca un attimo, convinta che la vita sia sui social ed invece il vero incontro avviene tra le anime delle due ragazze, in alto, fuori della portata del brusio che circonda le vite di tutti.
Una bella storia, molto simbolica, ma facilmente accessibile alla curiosità di ragazzi e ragazze del nostro tempo. Un’altra bella pubblicazione che racchiude i temi caldi di questi gironi così difficili per i ragazzi sommersi da modelli incongrui, media invadenti, genitori problematici, contesti ostici e spesso diseducativi. La grafica ad alta leggibilità che è un marchio della Sinnos garantisce anche ai giovani lettori meno attrezzati una certa facilità nella lettura.
La figlia dell'assassina
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