La filosofia va in bicicletta
- Autore: Walter Bernardi
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2013
Ediciclo 2013 - Se la consuetudine vuole che “il pensatoio” per definizione sia la stanza da bagno (leggenda metropolitana sostiene che alcune delle intuizioni più geniali del secolo siano nate proprio su un water!), come negare alla bicicletta almeno un onorevole secondo posto, in quanto mezzo di meditazione e stimolo filosofico a due ruote?
Come si fa, pedalando in mezzo alla natura o in città (nelle ore meno trafficate però), a non farsi prendere da pensieri e riflessioni? Da questo assunto nasce questo libro leggero, divertente, stimolante e che, sicuramente, aiuta a pensare.
Il binomio bicicletta e filosofia non sembri blasfemo. Non dimentichiamo che motore essenziale della filosofia è lo scambio dialettico, ma soprattutto il dialogo con il proprio io (senza bici o con bici).
L’autore, Walter Bernardi, prende le cose con maggiore leggerezza rispetto ai veri filosofi. Questo per chiarire che il libro in questione non è il classico mattone, ma un piacevole caleidoscopio di citazioni che spaziano nel tempo con disinvoltura: da Steve Jobs a Socrate, da Kant a Don Camillo e Sor Peppone.
Così, leggendo leggendo, anzi, pedalando pedalando, ecco che il pensatore sedentario si trasforma prima in ciclista attivo e poi, a mutazione avvenuta, in ciclofilosofo.
Un cambiamento tutt’altro controcorrente se è vero che nel 2011 e nel 2012 sono state acquistate più biciclette che auto. Che qualcosa finalmente stia cambiando?
I capitoli del libro raccontano quindi di ciclisti inconsapevolmente filosofi, come furono Coppi e Bartali (“l’è tutto da rifare”), Pantani e Armstrong (vincere ad ogni costo)… ma anche di filosofi che, senza sospettarlo, sarebbero stati degli ottimi esponenti del bicicletta-pensiero. Come Rousseau, che in sella ad un bici avrebbe sicuramente fatto “il giro d’Italia”, lui che lo teorizzava addirittura a piedi; o Nietzsche che, sensibile alle variazioni climatiche, riusciva a pensare solo all’aria aperta… chissà cosa avrebbe potuto teorizzare se avesse pure pedalato!
Un’affabulazione fantasiosa, divertente, non priva di spunti di profonda riflessione.
Albert Einstein, che era anche un eccellente pedalatore, sosteneva:
“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”.
Che sia stato lui l’ispiratore segreto di La filosofia va in bicicletta che accomuna Talete di Mileto ad Alfredo Binda, Immanuel Kant ad Eddy Merckx, Fiorenzo Magni a Friedrich Nietszche?
La filosofia va in bicicletta. Socrate, Pantani e altre fughe
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