La finale di Mexico ‘86
- Autore: Wladimiro Borchi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
La finale di Mexico ‘86 è un racconto lungo di Wladimiro Borchi, pubblicato nel novembre 2023 da Delos Digital, nella collana “Crime” diretta da Roberto Mistretta.
È il 29 giugno 1986, una domenica. Il luogotenente dei carabinieri Pietro Montagni già profila una serata davanti alla tv, in occasione della finale del campionato mondiale di calcio, dove si sfideranno Argentina e Germania Ovest.
La notizia che in una zona boschiva sia stato ritrovato il cadavere di un ragazzo scombussola quindi i suoi piani, anche perché Montagni, “nomen omen”, deve portare la sua stazza importante a spasso per una collina insidiosa. Prossimo alla pensione, egli è decisamente fuori forma, nonostante simuli di trovarsi a suo agio.
Sul luogo dell’omicidio arriva infatti affannato, seguendo le sagoma atletica della procuratrice Forti, decisamente più giovane, ma di una saccenteria fastidiosa.
Il morto, come si diceva, è un ragazzo giovane, giunto in passeggiata con un amico. A cui qualcuno ha spaccato la testa con una pietra, in fondo a una scarpata.
La via sembra già segnata, anche perché l’’allarme è scattato tramite un pregiudicato che ha attirato su di sé tutti i sospetti.
In cima, sulla terrazza panoramica del Belvedere, stanno le persone coinvolte. I presenti in zona, che hanno prestato un primo soccorso alla vittima.
Evidente che l’assassino si nasconda tra loro, quindi Montagni inizia un serrato interrogatorio a cielo aperto, conducendo di volta in volta l’interrogato su una panchina appartata. I pensieri vernacolari, con cui il luogotenente commenta ciò che vede, sono la cosa più divertente e godibile. Una coscienza che proprio non ce la fa a tacere e si libera di tutto quel che ad alta voce un carabiniere, specie del suo grado, non potrebbe dire.
Ogni sua intuizione, poi, è ripresa dalla Forti, quasi fosse il Grillo Parlante, ma ridondante e superfluo. E anche qui il siparietto è piacevole.
Seguendo quelle che sono le cosiddette unità aristoteliche (di tempo, di luogo e di azione), Wladimiro Borchi propone un giallo classico, dove a domanda si risponde e il lettore può azzardare svariate congetture. Essendo avvocato penalista, inoltre, l’autore risulta credibile nelle procedure di arresto, piuttosto che di regole sugli interrogatori. Una veridicità che non guasta e rendere la storia attendibile.
Oltre a esserci una trama avvincente, ricca di personaggi ben caratterizzati, con un ritmo serrato che non annoia mai, di questo racconto è apprezzabile l’ironia. Pietro Montagni è un personaggio che intrattiene in modo davvero divertente il lettore, dall’inizio alla fine.
Molta cura risiede anche nella rievocazione dell’atmosfera degli anni Ottanta, con usi e costumi di allora, ma anche le marche dei vestiti. Su tutti, fantastico è il portafoglio di El Charro. O ancora la scritta “Sposerò Simon Le Bon”, perché è vero che imperversavano i Duran Duran.
Un tuffo piacevole a quei mitici anni e chi c’era ringrazia.
Da segnalare che il racconto La finale di Mexico ‘86 ha partecipato a due concorsi importanti, in collaborazione col Giallo Mondadori.
Finalista precisamente al Gran Giallo di Cattolica, e terzo classificato al Termini Book Festival. L’anno è il 2022.
Un racconto di pregio, davvero consigliato!
La finale di Mexico '86
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Un libro perfetto per...
per chi ama il giallo classico, impreziosito da una sfumatura d’ironia che diventa a un certo punto preponderante.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La finale di Mexico ‘86
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